Italiani e AI: si punta un’Intelligenza Artificiale più empatica

Secondo il ServiceNow Consumer Voice Report 2025, i consumatori italiani vogliono un’Intelligenza Artificiale – AI – più evoluta e capace di comprendere le emozioni. Il 54% ritiene che i chatbot non colgano i segnali emotivi, mentre il 24% pensa che dovrebbero già essere in grado di farlo. La percezione dell’intelligenza artificiale sta cambiando: sempre più persone cercano esperienze intelligenti e consapevoli dal punto di vista emotivo.

AI ed emozioni: un’Innovazione attesa

Il 75% dei consumatori crede riuscirà presto a rilevare le emozioni. I giovani tra i 18 e i 34 anni sono più fiduciosi (49%) rispetto agli over 55 (35%). Il 33% prevede che i chatbot riusciranno a interpretare le emozioni nei prossimi anni. Tuttavia, nonostante i progressi, gli agenti umani restano il punto di riferimento per le interazioni più empatiche: il 57% dei consumatori si aspetta che le conversazioni con persone siano più comprensive rispetto ai chatbot.

L’Intelligenza Artificiale è affidabile solo per attività di routine

I consumatori apprezzano la sua velocità e la comodità per compiti semplici, ma quando le situazioni diventano critiche o emotive, preferiscono la supervisione umana.

Affidabilità dell’AI per attività di routine:

Prenotazione di un car service (9%)

Tracciamento di una spedizione (9%)

Minor fiducia in compiti sensibili:

36% non si affiderebbe all’AI per chiudere un conto bancario

39% non la utilizzerebbe per contestare una transazione sospetta

33% eviterebbe l’AI per informazioni mediche

Il paradosso del consumatore: velocità o empatia?

Gli italiani vogliono risposte rapide e precise, ma quando vivono una situazione delicata, scelgono un’interazione più lenta e gestita da un operatore umano. Il 90% ritiene fondamentale ottenere risposte immediate, ma… il 27% preferisce comunque parlare con un essere umano al telefono.

Come le aziende possono sfruttare l’Intelligenza Artificiale

Filippo Giannelli, VP Israel & Italy e country manager ServiceNow Italia, spiega che le imprese devono trovare un equilibrio tra AI ed empatia.

Soluzioni possibili:

Usarla per risolvere problemi prima che il cliente debba chiedere aiuto.

Utilizzare i dati per costruire relazioni migliori con i clienti.

Affiancare l’AI agli operatori umani, invece di sostituirli.

Un’Intelligenza Artificiale sempre più evoluta

Il 41% dei consumatori sostiene che i chatbot non hanno soddisfatto le aspettative negli ultimi 5 anni, ma il 33% afferma che la tecnologia sta migliorando.

AI e agenti umani insieme funzionano meglio: il 57% preferisce una chat dal vivo con AI e supervisione umana. Il 64% riconosce l’utilità dei chatbot ben progettati. L’evoluzione dell’AI nel servizio clienti sarà determinante per il futuro. Ma la vera sfida sarà colmare il divario tra automazione e intelligenza emotiva, perché un AI che capisce le persone è quello che gli italiani realmente vogliono.

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