Per l’occupazione giovanile sei miliardi non bastano
Lo dice il Forum Nazionale dei Giovani

Youth Employment Conference“Valutiamo positivamente l’accento che il Presidente Letta e i Governi Europei hanno posto ancora una volta sull’urgenza e sulla centralità delle politiche a favore dei giovani per il futuro dell’Italia e dell’Europa. La strada indicata dal Consiglio dei Ministri italiano sulla riforma del Lavoro in Italia va nella giusta direzione, ma le misure risultano ancora insufficienti”. “Il decreto interviene sulla fascia 18-29 anni”, dice Giuseppe Failla, portavoce del Forum Nazionale dei Giovani  – www.forumnazionalegiovani.it – a margine del vertice intergovernativo tra i Ministri delle Finanze e del Lavoro di Francia, Germania Spagna e Italia che si è svolto a Berlino.
“Esiste però nel nostro Paese un’altra grande emergenza: quella dei giovani over30 che hanno esordito nel mercato del lavoro all’affacciarsi della crisi e sono stati i primi a subirne gli effetti. Bisogna, dunque, pensare a interventi specifici anche su questa fascia, che altrimenti rischia di essere penalizzata ancora una volta, sia per l’assenza di politiche mirate, sia per il potenziale dumping che si andrebbe a creare con i più giovani”.

Sul documento redatto dai giovani si legge come l’Organizzazione Internazionale del Lavoro abbia calcolato che per arginare la perdita di 150 miliardi di euro causata dalla disoccupazione giovanile, siano necessari 21 miliardi di euro l’anno. Pertanto, il sostegno finanziario concesso pari a 6 miliardi di euro a livello europeo non è all’altezza della sfida.

“Il Consiglio europeo non è riuscito a fornire un piano finalizzato alla creazione di crescita e di nuove opportunità di lavoro per i giovani. Anche se utili, i provvedimenti approvati al vertice appaiono al di sotto delle aspettative. L’attuale mancanza di investimenti nelle giovani generazioni è costosa, e sia le istituzioni europee che gli Stati membri dovrebbero invertire la tendenza: le giovani generazioni non sono categorie da proteggere ma risorse su cui investire al fine di garantire la crescita a lungo termine”, prosegue Failla. “Esprimiamo la nostra piena soddisfazione per il lavoro che il Governo italiano ha realizzato e dei risultati che è riuscito ad ottenere per il nostro Paese in seno al Consiglio europeo.” Il Forum Nazionale dei Giovani, riconosciuto dal Parlamento Italiano, è l’unica piattaforma nazionale di organizzazioni giovanili italiane, con 80 organizzazioni al suo interno, per una rappresentanza di circa 4 milioni di giovani.

La volontà di coloro che credono in questo progetto è dare voce alle giovani generazioni creando un organismo di rappresentanza che possa mettere a sistema la rete di rapporti tra le organizzazioni giovanili ed essere promotore degli interessi dei giovani presso Governo, Parlamento, istituzioni sociali ed economiche e società civile. Fanno parte del Forum associazioni studentesche e ambientaliste, giovanili di partito, sindacati, associazioni laiche e religiose, enti di promozione sportiva, il mondo scout, i Forum regionali e tante altre realtà. Il Forum Nazionale dei Giovani è membro del Forum Europeo della Gioventù (European Youth Forum, YFJ) che rappresenta gli interessi dei giovani europei presso le istituzioni europee ed internazionali.

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