HR: poche le Pmi adeguate ad analitiche moderne

Oltre 6 aziende su 10 dichiarano non sanno esattamente cosa stanno facendo i propri dipendenti, secondo quali modalità (in termini di produttività) e, sovente, perfino perché lo stanno facendo (con evidenti implicazioni sui fattori di coinvolgimento e motivazione). Per questo vorrebbero aumentare le spese nell’ambito dell’HR e solo l’8% reputa “adeguato” il proprio attuale team per le analitiche HR. E’ quanto emerge da una ricerca internazionale condotta da ADP, società leader a livello mondiale nell’ambito HCM (Human Capital Management).

Numerose aziende non sanno nemmeno quanti dipendenti hanno in un preciso momento, specialmente se sono presenti lavoratori interinali e a progetto. Sempre secondo la ricerca, la motivazione di queste scarse conoscenze è legata principalmente all’ambito informatico e tecnologico: il 37% dei dati di imprese di media grandezza è infatti ancora affidato a Excel o a database affini. Eppure, sempre più la crescita internazionale delle imprese è legata all’abilità delle HR nell’adeguarsi alle direttive locali, nel sostenere l’afflusso di nuovo personale in azienda e nel garantire la coerenza dei dati in tempi brevi. L’opportunità di usare i dati e le analitiche predittive per ottimizzare la pianificazione della forza lavoro comporterebbe quindi numerosi benefici, a cominciare dalla possibilità di rendere l’organizzazione più veloce, più semplice e più agile. Senza contare che sistemi informativi e tecnologici avanzati (dalle informazioni sul payroll globale alla formazione online) offrirebbero ai direttori HR maggior tempo da dedicare agli aspetti strategici, e, allo stesso tempo, garantirebbero maggiore trasparenza e una diretta accessibilità per tutti: manager e dipendenti. Il dibattito sulle nuove necessità nate in ambito HR con l’avvento delle nuove tecnologie sarà protagonista di un roadshow organizzato da ADP Italia, in collaborazione con Este Editrice, dal titolo “Dimenticare il cedolino e concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda” con tappe in programma a Udine (10 novembre), Verona (22 novembre), Ancona (30 novembre) e Napoli (19 gennaio).

Nel corso degli incontri saranno affrontate tutte le problematiche connesse al mondo VUCA (Volatile, Uncertain, Complex, Ambiguous), acronimo coniato negli Stati Uniti per sintetizzare il difficile periodo economico attuale (si pensi, solo per citare le issue di maggiore attualità, a Brexit, fluttuazioni valutarie, imminenti elezioni USA, ecc.) che mai come oggi condiziona le scelte imprenditoriali, in termini di investimenti e sviluppo, e rende quindi il contesto appunto volatile, incerto, complesso e ambiguo.  Secondo i dati ADP, circa l’80% dei ceo sostiene che le tecnologie mobili e le analitiche dei dati siano elementi chiave per la loro strategia aziendale. Eppure, nella maggior parte delle organizzazioni i molteplici sistemi interni causano considerevoli perdite di tempo e risorse, il cui costo totale è enormemente sottostimato. Inoltre secondo ADP il payroll, in combinazione all’amministrazione del personale e dei benefit, determina il 35% dei costi totali di HR. Inoltre i risultati di uno studio condotto da CFO Research in collaborazione con ADP mostrano che oltre il 60% dei direttori finanziari ritiene che negli ultimi due anni la pressione per mantenere la compliance con le normative in materia di tasse, lavoro e retribuzione è aumentata, mentre il tempo concesso alle imprese si è ridotto.

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