Fnac Italia. Tagli, cassa integrazione e chiusure
mentre Orlando forse ci ripensa

fnac_fullSi è tenuto ieri l’incontro tra Fnac Italia, con il neo liquidatore della società Matteo Rossini, e i sindacati. Dopo una breve descrizione delle difficoltà economico finanziarie che caratterizzano il settore, e Fnac in particolare, durante l’incontro sono state evidenziate le principali linee guida che il liquidatore intende perseguire nei prossimi due/tre mesi all’interno del processo di liquidazione. Al primo posto c’è la necessità di preservare il valore del business mantenendo in continuità l’attività di impresa, in considerazione del fatto che alcuni soggetti, tra cui Orlando Italy, hanno manifestato interesse a rilevare parte delle attività.

In questa fase è necessario minimizzare i costi e, a tal fine, verrà temporaneamente ridotto il personale attraverso la CIG, verranno chiusi temporaneamente i tre negozi maggiormente in perdita, che si trovano all’interno dei centri commerciali (Firenze – Centro Commerciale I Gigli, Roma – Galleria Commerciale Porta di Roma e Torino – Shopville Le Gru) ed e-commerce e ridimensionato l’organico della sede centrale di Milano. Orlando Italy ha presentato il proprio piano che prevede la modifica del business dall’attuale modello retail a un modello shop in shop, più adatto per i negozi nei centri città a valorizzare i marchi dell’elettronica di consumo e dell’editoria; con questo nuovo approccio commerciale Fnac Italia si occuperebbe solo della gestione dei servizi comuni e solo per una quota minore dell’attività di vendita al dettaglio, mentre il resto del business verrebbe gestito direttamente dai fornitori. Questo piano, ancora in fase di analisi di fattibilità, è condizionato al perfezionamento di un numero minimo di accordi soddisfacenti con fornitori, dipendenti e proprietari degli immobili nei quali sono ubicati gli esercizi commerciali, tale da garantire il raggiungimento del punto di pareggio economico. Il liquidatore Rossini, inoltre, ha dichiarato che prenderà in considerazione qualunque altra manifestazione di interesse che dovesse pervenire da altri soggetti nelle prossime settimane, nell’ottica di massimizzare gli interessi di dipendenti e creditori.

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