Expo

Cresce l’interesse degli italiani, in un mese + 50%

A Milano 6 su 10 positivi, +13,6% in un mese, in Italia 7 su 10, +2,4%

Effetto Obama e Renzi trainano la metà dei giudizi favorevoli

Renzi porta ottimismo su infrastrutture, turismo e italianità

“La visita del premier è una ventata di fiducia per le nostre imprese che investono nell’Esposizione Universale”

Verso Expo cresce l’interesse degli italiani (+50% in un mese). Ottimisti il 69,2% degli italiani (+2,4% in un mese) e il 58,7% dei milanesi (+13,6%). Un giudizio favorevole dovuto in primo luogo all’effetto “Obama e Renzi”. Spiegano la metà dei giudizi positivi, in particolare per le dichiarazioni dei leader sulla manifestazione. A motivare l’ottimismo, cresce la motivazione “partnership internazionali”, legata alla visita del presidente USA, dal 40 al 47% a Milano e dal 54 al 56% in Italia. L’altra motivazione è la prospettiva dell’aumento del turismo (+3,2% a Milano). Un Expo più concertato grazie anche all’”effetto Renzi”. Secondo i milanesi, c’è un calo del 20% su chi percepiva la presenza di dissapori politici sul tema. Tra gli argomenti più percepiti e attesi per Expo: alimentazione per un terzo, infrastrutture per un quinto. Emerge da un’analisi della Camera di commercio di Milano attraverso Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano (www.voicesfromtheblogs.com) realizzata dal 1 al 31 marzo 2014 sui commenti in Rete.

Renzi porta il doppio di ottimismo di Obama e “motiva” un ottimista su tre: le menzioni positive su Expo che riguardano il premier sono il doppio e continuative nel tempo rispetto al periodo preciso della visita del premier Usa. Il premier e il governo fanno crescere un sentiment positivo in particolare su tre temi legati a Expo: le attese per le infrastrutture, sul turismo, ma anche sul fronte dell’orgoglio nazionale. Così tra chi è favorevole ad Expo, uno su tre lo deve proprio alle azioni che si sono realizzate e si stanno mettendo in campo. Di tutti gli “expottimisti governativi” (positivi su Expo e che motivano il loro ottimismo grazie a azioni e dichiarazioni governative) la metà lo sono per le dichiarazioni e gli interventi attesi su infrastrutture (17,9%), turismo (17,9%), italianità e orgoglio nazionale (8,1%).

“A quasi un anno dall’appuntamento con il 2015, Expo sta conquistando sempre più l’interesse degli italiani e progressivamente quello del mondo – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano –. L’Esposizione universale deve diventare il simbolo concreto e visibile del rilancio economico e morale del nostro Paese. Ce la possiamo fare. La visita del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è un segnale forte e positivo che aumenta la percezione della centralità di questo importantissimo evento. Ma soprattutto è una ventata di fiducia per le nostre imprese che stanno investendo e che investiranno nell’Esposizione Universale”.

L’indotto di Expo

La ricaduta di Expo Milano 2015 sull’economia milanese: 102mila i posti di lavoro che saranno attivati, 27mila nel resto della Lombardia su un totale nazionale di 191mila. Fino al 2015 l’occupazione attivata dall’Esposizione Universale riguarderà principalmente il settore delle costruzioni e dell’industria, nel corso dell’evento sarà la volta di turismo e servizi all’impresa e alla persona, dopo l’evento saranno industria, servizi alle imprese e commercio gli ambiti rilevanti a livello occupazionale. La maggior parte delle opportunità sarà nei sei mesi della manifestazione e in quello successivo.

Sul territorio milanese la produzione aggiuntiva sarà di 12,7 miliardi, su un totale nazionale di 23,6 e lombardo di 15,8. Sarà di 6 miliardi il valore aggiunto milanese su 7,4 lombardi e 10 italiani. Con Expo Milano 2015 nasceranno 11mila nuove imprese in Italia, la metà in Lombardia.

La ricerca. Sono questi i risultati più rilevanti emersi da una ricerca sull’impatto economico diretto e legacy dell’evento promosso dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Società Expo 2015 e affidata a un team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua professore SDA Bocconi. Il progetto ha portato alla realizzazione di un modello di stima economica dell’indotto dell’evento, a partire dal 2012 e con proiezione fino all’anno 2020, che sarà messo a disposizione del BIE per la valutazione economica dell’impatto delle Esposizioni Universali.

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