DirCredito/I lavoratori bancari non siano il capro espiatorio della crisi

 

 

Il Coordinamento Nazionale DirCredito delle BCC esprime sgomento in relazione al gravissimo episodio di violenza consumatosi nella giornata dell’11 febbraio 2013, presso una sede della BCC Padovana Campodarsego nel Padovano.

L’imprenditore Luciano Franceschini, recatosi presso la Sede Generale del Credito Cooperativo del Padovano, ha esploso due colpi di pistola contro il Direttore Generale Pierluigi Gambarotto, colpendolo al torace. Gambarotto è ora ricoverato in prognosi riservata.

Il folle gesto pare sia stato determinato da problemi finanziari dell’imprenditore che, oberato dai debiti e dall’impossibilità di rinegoziare la sua esposizione, ha scaricato la sua folle vendetta su un inerme lavoratore, a cui certamente non si può attribuire la responsabilità della profonda crisi che sta soffocando le imprese e le famiglie del nostro Paese.

Esprimendo la nostra massima vicinanza a Pierluigi Gambarotto, ai suoi familiari e a tutti i lavoratori della BCC del Padovano e del Movimento Cooperativo, denunciamo con forza il pericoloso clima di violenza, creatosi negli ultimi tempi, che sta minando i principi del vivere civile. E’ necessario combattere i recenti populismi finalizzati a raccogliere consensi politici che, nella sterile ricerca di un capro espiatorio per il disagio sociale dilagante attribuiscono strumentalmente la responsabilità della crisi a semplici lavoratori bancari che hanno come unica colpa quella di svolgere il proprio dovere.

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