Cresce la partecipazione dei lavoratori al capitale e utili delle imprese

Ci sono incentivi alle aziende che realizzano iniziative per la partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili d’impresa e per la diffusione dei piani di azionariato. A pubblicare il bando attuativo del Fondo istituito dalla legge di Stabilità 2014 (legge n. 147 del 2013), disciplinato con decreto ministeriale del 20 giugno 2016, è stato il Ministero del Lavoro.

L’avviso è rivolto alle società per azioni italiane o di altri Paesi dell’Unione europea, con una o più sedi secondarie in Italia che assegnano ai lavoratori azioni a titolo gratuito o le offrono in sottoscrizione a condizioni vantaggiose rispetto alla quotazione di mercato o al valore nominale. L’incentivo è previsto per le azioni collocate dal 1° gennaio 2014 al prossimo 28 febbraio 2017 a favore di lavoratori dipendenti con qualifica di operaio, impiegato e quadro, assunti a tempo indeterminato. La misura del contributo è pari al 30% del valore di ciascuna azione assegnata a titolo gratuito oppure, nel caso di attribuzione a titolo oneroso, al 30% della differenza tra il valore dell’azione e l’importo di sottoscrizione offerto ai lavoratori. Le domande di accesso all’agevolazione possono essere presentate al Ministero del lavoro fino al prossimo 10 marzo 2017. Parallelamente al contributo, si ricorda che per le somme erogate sotto forma di partecipazioni agli utili dell’impresa è prevista un’imposta sostitutiva del 10% sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali, con un limite annuo di 2mila euro, aumentato a 2.500 euro se i lavoratori sono coinvolti nell’organizzazione del lavoro. Nella legge di bilancio del 2017 è prevista anche una disciplina fiscale di maggior favore in caso di sostituzione dei premi di risultato con servizi di welfare aziendale, quali azionariato diffuso, assistenza sanitaria e previdenza complementare, per cui le azioni, i contributi di assistenza sanitaria e quelli alle forme pensionistiche complementari non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, né sono soggetti all’imposta sostitutiva del 10%.

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