È ufficialmente partita il 17 giugno 2025 la nuova finestra per la prenotazione del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0. Ma l’avvio si è rivelato tutt’altro che lineare. A poche settimane dall’approvazione del primo modello di comunicazione (24 aprile), un secondo decreto direttoriale del 15 maggio ha modificato in modo sostanziale la procedura. Ha introdotto nuove regole per gli investimenti in leasing, aggiornamenti ai modelli e chiarimenti sui termini.
Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
Il risultato? Una corsa contro il tempo per le imprese e i professionisti, aggravata da malfunzionamenti della piattaforma telematica del GSE E anche caricamenti bloccati, errori inspiegabili e istanze accettate solo dopo numerosi tentativi. A denunciare la situazione è Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Cataldi sottolinea come le imprese che avevano già inviato la comunicazione secondo il modello di aprile debbano ora ripresentare la domanda entro il 17 luglio per mantenere la priorità acquisita, fondamentale in ottica Click Day.
Non si possono cambiare così le regole
Anche Francesco Paolo Fabbri, consigliere dell’Unione, critica la gestione normativa. “Non si può cambiare le regole a meno di 30 giorni dall’avvio e pretendere che gli operatori si adeguino in tempi così stretti. Serve una programmazione più chiara e strumenti digitali affidabili”.
Il credito d’imposta 4.0, previsto per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 (o entro il 30 giugno 2026 con acconto del 20% entro fine 2025), è finanziato con un plafond di 2,2 miliardi di euro. Tuttavia, il MIMIT ha comunicato il 18 giugno che le risorse risultano già esaurite per le nuove domande non coperte dal modello precedente. Le imprese possono continuare a inviare le comunicazioni, che verranno acquisite in ordine cronologico e potranno accedere al beneficio in caso di rifinanziamento della misura. Il processo di prenotazione prevede tre fasi. Comunicazione preventiva, conferma dell’acconto entro 30 giorni e comunicazione di completamento entro il 31 gennaio 2026. (O 31 luglio per investimenti conclusi entro giugno 2026).
In un contesto già complesso, la gestione incerta e i problemi tecnici rischiano di compromettere l’efficacia di uno strumento pensato per sostenere la trasformazione digitale delle imprese italiane. E mentre le risorse si esauriscono in 24 ore, la fiducia degli operatori vacilla. Una transizione 4.0 che, per ora, sembra più una corsa a ostacoli.