La Commissione europea non impone dazi provvisori
nel settore fotovoltaico

AFASE_Solar_Installer_3Nell’ambito dell’indagine anti-sovvenzione Afase  – www.afase.org – l’alleanza per un’energia solare accessibile  (Alliance for Affordable Solar Energy), associazione che raggruppa oltre 740 aziende dell’industria europea del fotovoltaico  – accoglie positivamente la decisione della Commissione europea di non imporre dazi provvisori.Dazi che avrebbero comportato ulteriori perdite di posti di lavoro e l’incertezza nel mercato fotovoltaico dell’Unione europea. Tuttavia Afase che dalla sua costituzione lavora per evitare il protezionismo nel settore e promuovere i benefici del libero scambio per i prodotti dell’energia solare, rimarrà attenta alla conclusione delle indagini in corso, così come porrà attenzione sugli sviluppi del mercato.

L’attuale accordo – di un prezzo base di 56 centesimi di euro per Watt per 7GW annuali – metterà a rischio le installazioni di impianti fotovoltaici sui tetti nei mercati di alcuni Stati membri e impedirà l’installazione di grandi impianti a terra in molte nazioni, in particolare in quelle che vedranno una riduzione del conto energia negli anni 2013-2015.

Afase rappresenta più di 65.000 posti di lavoro nell’UE. Utilizza l’advocacy collettiva e la comunicazione per discutere dei rischi del protezionismo e promuovere i benefici del libero scambio per i prodotti del settore dell’energia solare. Registrata come associazione soggetta al diritto tedesco, una delle sue mission è quella di informare i responsabili politici, l’industria e i cittadini sul ciclo globale interconnesso degli approvvigionamenti del fotovoltaico; posti di lavoro nell’UE e benefici economici del fotovoltaico; limportanza della riduzione dei costi dell’energia solare in riferimento agli obiettivi europei sul clima e alle fonti rinnovabili di energia; le conseguenze negative del protezionismo sull’occupazione.

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