Bella idea quella di Alessi. Visto che la crisi fa calare la produzione lo storico marchio del design italiano da 85 milioni di fatturato nel 2012, “presta” i lavoratori al Comune di Omegna. Da giugno a novembre, ovvero nei momenti fisiologici di minor produzione, ben 286 dipendenti dell’azienda presteranno 9 mila ore di lavoro nel Paese dove ha sede la società, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Grazie al progetto “Buon Lavoro – La Fabbrica per la Città”, non ci sarà cassa integrazione, quindi, ma lavori socialmente utili, su base volontaria, come tinteggiare la scuola, mantenere i giardini pubblici, assistere anziani, disabili e bambini. All’iniziativa ha aderito ben l’85% dei lavoratori, circa 286 dipendenti tra operai, impiegati e dirigenti. “Ho grande rispetto per il lavoro, che non è soltanto fonte di remunerazione, ma è uno degli strumenti per costituire la nostra identità. Ecco perché non mi piace l’idea di essere pagato per non fare niente”, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera Michele Alessi, Ad dell’azienda nata tra le Prealpi novaresi nel 1921.