Intesa Sanpaolo banca delle Pmi

Intesa Sanpaolo ha presentato nuove soluzioni dedicate alla crescita e allo sviluppo internazionale delle imprese, in un incontro a cui hanno preso parte Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori del gruppo e il capo economista Gregorio De Felice insieme a Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia.

Ha fatto seguito una tavola rotonda con interventi di Fabio Cannavale, ideatore B Heroes e ceo lastminute.com Group, Luca Peyrano, ceo Elite e Carlo Robiglio, presidente nazionale Piccola Industria Confindustria. Sono un milione le imprese clienti della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Di questo insieme fanno parte, oltre alle micro imprese retail, più di 200 mila imprese strutturate di piccola e media dimensione che hanno nella divisione il punto di riferimento per investire, innovare, crescere di dimensione, svilupparsi all’estero e affrontare operazioni di finanza strutturata e straordinaria per accedere al mercato dei capitali. La divisione Banca dei Territori inoltre supporta lo sviluppo di ben 2.500 startup iscritte ai programmi del Ministero dello Sviluppo Economico.

Lo scenario macroeconomico e la percezione sull’economia Lo stato di salute delle small e midcap italiane, cui si deve il 50% delle esportazioni manifatturiere italiane, emerge da una analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e presentata oggi da Gregorio De Felice, Chief Economist del Gruppo. Le Pmi rappresentano un fattore chiave della competitività italiana, contribuendo al grado di diversificazione di prodotto più alto al mondo. Grazie al fitto tessuto di relazioni sui territori e nelle filiere, il modello italiano è stato in grado in questi anni di reggere l’impatto della forte pressione concorrenziale dei paesi emergenti, con l’avanzo commerciale manifatturiero in forte crescita: da 31,5 miliardi di euro nel 2010 ai 98 previsti per il 2020. Questi valori ci collocano saldamente al quinto posto al mondo nella graduatoria dei maggiori esportatori.

Negli ultimi anni è emerso un nucleo di soggetti vincenti che ha puntato su un insieme di strategie evolute in termini di internazionalizzazione e innovazione, valorizzando la competenza ed i talenti del proprio capitale umano. In un contesto come quello attuale, in cui iniziano ad affiorare timori di brusco rallentamento dell’economia, occorre rafforzare ulteriormente i fattori alla base di questi successi, anche con una crescita dimensionale. Saranno cruciali investimenti materiali e immateriali, creazione di start-up, formazione, rinnovo generazionale. Le imprese gestite da giovani hanno infatti registrato migliori risultati di crescita e redditività, sia per quanto riguarda le imprese di nuova creazione che quelle mature. Questo riscontro emerge anche dai dati presentati da Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia. Ben il 96% delle Pmi intervistate in un sondaggio ad hoc, infatti, ha effettuato nel 2018 almeno un investimento tra software, macchinari, sicurezza, risparmio energetico, comunicazione, mentre nel 2016 lo aveva effettuato il 79% delle intervistate. Dall’indagine emerge che la rivoluzione digitale, l’efficientamento dei processi e l’innovazione sono identificati come prioritari: 1 azienda su 4 sta già implementando programmi specifici. L’ostacolo principale all’implementazione, ancora prima della mancanza di competenze tecniche, è una certa resistenza al cambiamento e, in generale, la staticità della cultura aziendale. Emerge inoltre che nel 2018 è cresciuta in maniera rilevante la fiducia delle Pmi verso il settore bancario, e rimane alta quella nella propria banca. Il ruolo della banca per il raggiungimento degli obiettivi di crescita diviene sempre più importante, soprattutto per le medie imprese: il sostegno della banca si traduce in maggiori investimenti e ingresso in nuovi mercati, ma anche in un importante contribuito agli obiettivi di crescita del personale, fondamentali per il business dell’impresa e per la sua digitalizzazione.

Finanziamenti e nuove erogazioni Intesa Sanpaolo conferma il ruolo di motore dello sviluppo dell’impresa italiana, contribuendo ad accrescere il valore del Made in Italy nel mondo. Significativo il supporto alle Pmi in particolare in ambito Industria 4.0, con oltre 1,3 miliardi erogati per oltre 4.800 richieste evase.  La crescita dimensionale è un elemento necessario per il successo delle Pmi italiane. Per questo motivo Intesa Sanpaolo, che da sempre ha tra i propri obiettivi quello di accompagnare le imprese italiane verso la crescita, si è dotata di una struttura dedicata alla Finanza Strutturata e all’Advisory per le Pmi, che, grazie alla sinergia tra le società controllate Banca Imi e Mediocredito Italiano, risponde alle esigenze strategiche e finanziarie complesse che emergono nel panorama delle imprese con fatturato fino a 350 milioni di euro, ossia del perimetro della divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese. Banca Imi, in particolare, ha dedicato esclusivamente alle Pmi una unità di Investment Banking per le operazioni di Merger & Acquisition, Equity Capital Market e Debt Capital Market e, se pure in un mercato prudente nel 2018, si è distinta nel segmento delle mid cap per numero di IPO e aumenti di capitale nel panorama italiano. Mediocredito Italiano, secondo la League Table di Merger Market, si è distinta quale prima banca in Italia e sesta in Europa per numero di operazioni di Acquisition Finance supportate nel 2018 per le Pmi.

Un nuovo modello di filiale Per assecondare le nuove emergenti esigenze, da oggi il gruppo evolve il modo di servire le imprese, facendo leva su una sempre maggiore specializzazione dei 2.000 gestori di relazione e degli specialisti a supporto, presenti in oltre 200 punti operativi sul territorio. Intesa Sanpaolo rinnova anche negli spazi fisici il modello per l’accoglienza dei clienti: vengono adottati allestimenti di nuova concezione per le filiali dedicate alle imprese secondo i canoni che, da fine 2015, hanno decretato il successo della formula per il segmento retail.

Il nuovo layout delle filiali per le imprese sarà infatti applicato via via alle principali sedi del Gruppo in Italia: operative già da dicembre la filiale flagship di via Cusani a Milano e la sede di via Camozzi a Bergamo. I nuovi allestimenti prevedono salottini e arredi confortevoli, ambienti luminosi in piena trasparenza sviluppati attorno ad ampi spazi di lavoro per essere accoglienti anche nelle occasioni in cui, anche questa tipologia di clientela, ha la necessità di recarsi in filiale. Il servizio di accoglienza all’ingresso offre infatti un senso immediato di orientamento e l’allestimento di aree di relazione dedicate garantisce la giusta riservatezza per gli incontri con il gestore. Spazi moderni dotati anche di impianto di videoconferenza per organizzare incontri non solo con i clienti ma anche con loro collaboratori e/o esperti di settore.  Il progetto per accompagnare le Pmi nel mondo Forte di questi numeri il primo gruppo bancario italiano ha deciso di investire ulteriormente sulle Pmi per sostenere il settore nell’internazionalizzazione. Intesa Sanpaolo sostiene da sempre la crescita delle imprese nel nostro Paese e nel mondo, forte di un network attivo in tutti i principali mercati: con una rete estera costituita da banche controllate, filiali corporate e sedi di rappresentanza, il Gruppo ha presenza consolidata in circa 40 Paesi e copertura in 85 Paesi, grazie ad accordi di collaborazione con altre banche. Le imprese italiane che intendono affrontare percorsi di internazionalizzazione, direttamente o attraverso le proprie consociate all’estero, trovano nelle strutture di Italian Desk presso le filiali all’estero, la consulenza di specialisti dedicati al supporto finanziario e alle necessità di Trade e Cash Management. E’ stata inoltre rafforzata la collaborazione con SACE (gruppo Cdp) con la sottoscrizione di tre accordi, volti a una crescente cooperazione nell’accompagnare le aziende in ogni fase del processo di crescita internazionale, incluso il finanziamento a medio-lungo termine “International+” di Mediocredito Italiano, per il quale è stanziato un plafond di 100 milioni di euro.

La frontiera del nuovo modo di fare banca supera la tradizionale erogazione di credito, che resta attività basilare ma non esaustiva, per affiancare il mondo imprenditoriale nell’obiettivo comune di rafforzarne la solidità e rilanciare lo sviluppo economico del Paese, con ricadute sul mercato domestico e sullo sviluppo del business internazionale per affermare il primato italiano. Allo scopo è operativa Intesa Sanpaolo Forvalue, specializzata nella consulenza non finanziaria che, insieme a partner leader nel mercato di riferimento, aiuta le imprese a intraprendere la strada del cambiamento, delle nuove competenze, dell’innovazione e dell’efficienza operativa passando da un concetto di proprietà di determinati asset a quello di un loro utilizzo attraverso il noleggio a lungo termine, anche in prospettiva di ammodernamento digitale verso il 4.0. Inoltre Intesa Sanpaolo Forvalue, attraverso una piattaforma di networking, offre contenuti formativi, informazioni qualificate e approfondimenti utili per la gestione e lo sviluppo del business nella logica esclusiva del Club, che vede già oggi circa 1.500 aziende aderenti. Analogamente, attraverso la società controllata Intesa Sanpaolo Formazione, il primo gruppo bancario in Italia arricchisce la gamma di proposte per un percorso completo di supporto alla crescita delle imprese e degli imprenditori avvalendosi dei migliori programmi di formazione in partnership con i migliori operatori. A partire dal 2015 è stata avviata la linea formativa Skill4Business, che ha coinvolto circa 3.200 aziende con l’erogazione di oltre 46.000 ore formative, sui temi di internazionalizzazione e digitalizzazione, alla quale si affiancherà prossimamente la piattaforma Skill4Capital, incentrata sulle tematiche del capitale e sugli aspetti finanziari intangibili.

Supporto alla ricerca e innovazione Il Gruppo Intesa Sanpaolo vuole essere al fianco delle Pmi per sostenerle al meglio anche in momenti di discontinuità e di cambiamento importanti nell’ottica della crescita, della
digitalizzazione, del passaggio generazionale. In questo quadro si pone in particolare anche l’attività di supporto alle start up e di sostegno ai programmi di innovazione delle imprese attraverso Intesa Sanpaolo Innovation Center e le strutture specialistiche di Mediocredito Italiano.  Intesa Sanpaolo Innovation Center è la società del Gruppo che ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo economico delle imprese italiane trasmettendo competenze e metodologie, attraverso un network di start up innovative che vengono accompagnate nei percorsi di accelerazione, scalabilità, business development e internazionalizzazione. In questo ambito si inseriscono anche le attività di Neva Finventures, che investe e accelera le start up ad alto potenziale attraverso l’ingresso diretto nel loro capitale o la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi. Il Gruppo pone grande attenzione alla transizione dell’ecosistema produttivo verso la Circular Economy, che supporta con un plafond di 5 miliardi di euro, dedicato alle iniziative di trasformazione più innovative nell’ambito.

Sul fronte del sostegno alla Ricerca & Innovazione è la controllata Mediocredito Italiano che opera da leader in quest’ambito, sia sulla parte agevolata, sia con finanziamenti diretti della banca, grazie a una struttura di ingegneri, valutatori accreditati presso la UE, con competenze specialistiche acquisite in 50 anni di gestione di fondi pubblici dedicati alla R&I. Sul fronte degli incentivi pubblici e delle agevolazioni alla ricerca, Mediocredito Italiano è banca concessionaria per la gestione delle agevolazioni concesse dal MISE sul Fondo Crescita Sostenibile, con una quota del 30% avendo valutato circa 230 progetti per oltre 1 miliardo di euro di investimenti, a fronte di oltre 3 miliardi stanziati dal Ministero. In aggiunta a questa attività, attraverso lo strumento specialistico Nova+ sono stati erogati direttamente dalla banca, dall’attivazione oltre 1,8 miliardi di euro a sostegno di 1.600 progetti per 3,3 miliardi di investimenti in R&S (di cui oltre il 40% a sostegno di Pmi), a conferma della strategicità che riveste per il gruppo Intesa Sanpaolo il supporto alla Ricerca e Innovazione.

L’obiettivo di Intesa Sanpaolo è rafforzare il legame con le imprese del territorio costruendo percorsi di partnership e valorizzando l’iniziativa imprenditoriale grazie a una consulenza mirata e qualificata: l’adozione di un questionario qualitativo nella valutazione creditizia è elemento di qualifica e distintivo, oltre che validato presso la Bce, per assegnare un rating che includa la valutazione di elementi immateriali diversamente non quantificabili. In questo modo è possibile valorizzare i percorsi “virtuosi” delle Pmi anche nel rating di valutazione. Dall’adozione del nuovo questionario, infatti, sono oltre 20.000 i clienti che, nella determinazione del rating, hanno avuto possibilità di valorizzare almeno uno degli elementi qualitativi, quali brevetti, certificazioni, innovazione, appartenenza a una filiera. In aggiunta, l’approccio relazionale Dialogo Industriale supporta il modo nuovo di fare banca: consente ai gestori imprese di affiancare gli imprenditori nei loro percorsi di crescita e di sviluppo, grazie a una migliore comprensione delle peculiarità delle loro aziende e del settore in cui operano e alla possibilità di fornire risposte e soluzioni adatte ai loro obiettivi. Aumenta quindi la «forza della relazione» con le Imprese, perfezionando una proposizione della banca verso l’azienda più coerente con le sue esigenze, finanziarie e non, e favorendo la costruzione di un business sostenibile per entrambe le parti. Con partnership di rilievo e programmi dedicati che promuovono la filiera e i progetti in economia circolare a beneficio del sistema economico del Paese, Intesa Sanpaolo è il partner per divulgare la cultura di impresa e valorizzare i settori e i distretti strategici per l’economia italiana (es. Turismo, Moda, Agro-alimentare, Innovazione, Digitalizzazione): il Programma Filiere, antesignano del nuovo modo di fare banca di Intesa Sanpaolo, è una forma di credito innovativa che ha reso possibile l’accesso al credito ai fornitori che costituiscono la filiera produttiva delle aziende di eccellenza del Made in Italy, offrendo loro la valorizzazione dell’appartenenza alla filiera nella valutazione del rating, con lo scopo di migliorare le condizione di accesso al credito e la certezza dei pagamenti. Il Programma, attivo dal 2015, è stato arricchito con il nuovo strumento del Confirming, che consente di smobilizzare i crediti vantati dai fornitori nei confronti del Capofiliera (con un’operazione di factoring pro-soluto) ottimizzando la gestione del circolante all’interno della filiera produttiva e quindi trasferendo di fatto il rischio all’azienda Capofiliera o all’acquirente. Questo meccanismo consente di premiare la capacità delle imprese di fare rete sul territorio, caratteristica distintiva delle eccellenze produttive italiane: al 31 dicembre 2018, infatti, sono stati sottoscritti 630 contratti con aziende Capofiliera, di cui 258 aderenti al Confirming, con oltre 92 mila dipendenti, un potenziale di oltre 15.200 fornitori e un giro d’affari di oltre 70 miliardi di euro.
Il Gruppo ha investito nella valorizzazione del capitale umano sviluppando Welfare Hub, la piattaforma per la gestione dei programmi di welfare aziendale, alla quale hanno già aderito circa 800 aziende con oltre 40.000 dipendenti e che ha erogato bonus per 6,5 milioni di euro.
I tre programmi di valorizzazione Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo ha sviluppato in sinergia con altri operatori programmi specifici per valorizzare la crescita delle Pmi in Italia:

Prende il via in questi giorni la prima edizione del nuovo programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali italiane, ossia quelle imprese che si distinguono per la crescita e per il contributo allo sviluppo del territorio italiano. Il Gruppo offrirà visibilità e riconoscimento alle imprese più virtuose delle tre categorie dell’iniziativa (Food&Beverage, Moda & Design, Industria e Servizi) in un grande evento che si terrà fra maggio e giugno, in collaborazione con partner di rilievo, mettendo anche a disposizione delle imprese programmi di accompagnamento alla crescita come advisory dedicati, percorsi nel programma Elite, possibilità di confronto con partner internazionali.

B Heroes – seconda edizione E’ il percorso di mentorship e accelerazione per startup ideato da lm Foundation e supportato da Intesa Sanpaolo e da Intesa Sanpaolo Innovation Center come main partner per il secondo anno consecutivo e rivolto ad aziende ad alto contenuto di innovazione con sede operativa in Italia, volto a favorire la crescita. Ben 542 startup hanno richiesto di partecipare alla prima edizione del 2018: in un percorso di otto mesi, 12 tra queste sono state selezionate e valutate da imprenditori, manager e innovatori italiani di successo, raccogliendo dagli investitori oltre 20 milioni di euro complessivamente; al termine del percorso, la migliore startup ha ricevuto la disponibilità ad un investimento complessivo finale di 800.000 euro. Le selezioni per la seconda edizione del programma hanno già preso avvio, con la candidatura di 650 startup nella fase iniziale e l’individuazione delle 40 semifinaliste, la cui selezione è in corso proprio nelle giornate del 15 e 16 gennaio. Il percorso si concluderà nel primo semestre 2019 con un investimento finale minimo per la migliore iniziativa imprenditoriale di 500.000 euro. Anche quest’anno in continuità con lo scorso anno, Neva Finvetures, il corporate venture capital dell’Innovation Center, valuterà le opportunità di investimento sulle startup che parteciperanno al progetto. B Heroes è anche un format televisivo che andrà in onda su SkyUno con la partecipazione delle venti startup più talentuose del percorso.
3 Women Value Company – terza edizione Iniziativa volta a promuovere la parità di genere con l’obiettivo di coinvolgere le imprese in un percorso di empowerment femminile, dando visibilità alle pratiche più virtuose e innovative. Istituito da Fondazione Marisa Bellisario e Intesa Sanpaolo, il premio si rivolge alle piccole e medie imprese pubbliche e private e giungerà quest’anno alla terza edizione, dopo aver raccolto circa 1.000 candidature nelle edizioni precedenti e intende continuare a incoraggiare l’attuazione di politiche concrete e innovative di gestione della gender diversity. Al termine di questa terza edizione è prevista anche l’organizzazione di una Lounge Elite, dedicata esclusivamente alle imprese femminili.

Accordi e partnership strategiche a supporto delle PMI Intesa Sanpaolo ha sviluppato fortemente la partnership con Elite di Borsa Italiana, come partner ideale per supportare le PMI in un percorso di crescita non solo dimensionale, ma culturale e relazionale. Nel corso del 2018 ha portato 53 aziende in due Elite Lounge in rappresentanza di tutto il territorio italiano ed una eccellente diversificazione settoriale. Queste aziende sono l’espressione di quell’eccellenza italiana che Intesa Sanpaolo, insieme ai suoi partner Elite e Confindustria, vuole contribuire a valorizzare e a far conoscere nel mondo. Con Confindustria Piccola Industria è stato siglato lo scorso aprile l’Addendum all’Accordo 2016-2019, che dà ulteriore impulso a una collaborazione decennale e consolidata, con l’obiettivo di diffondere una nuova cultura d’impresa, promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale e favorire processi di sviluppo qualitativo delle Pmi. La partnership con Confindustria Piccola Industria, avviata nel 2009, testimonia l’ampia collaborazione con il mondo associativo, come veicolo per lo sviluppo delle imprese. Grazie alla collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) il Gruppo intensifica il supporto per il finanziamento delle imprese italiane attraverso Mediocredito Italiano, gestore unico dei fondi BEI per la Banca dei Territori: dal 2017 sono stati siglati nuovi accordi per l’erogazione di circa 1,5 miliardi di euro destinati prevalentemente alle Pmi e alle Midcap e per progetti speciali in ambito agroindustriale, agroalimentare e di efficientamento energetico.

Nel 2018 il Gruppo ha sottoscritto un accordo con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) che prevede la creazione di un portafoglio con garanzia Innovfin per nuovi finanziamenti fino a 300 milioni di euro connessi a progetti di ricerca, innovazione e sviluppo. Da luglio 2018 Intesa Sanpaolo ha avviato una nuova attività attraverso le operazioni tranched cover, ossia portafogli di finanziamenti di nuova erogazione garantiti dal Fondo di Garanzia per le Pmi, strutturati in due tranches. Il Gruppo ha ottenuto l’ammissione al Fondo per quattro portafogli per un valore complessivo di finanziamenti per 1,2 miliardi di euro. Quello di Intesa Sanpaolo risulta ad oggi l’impegno maggiore all’interno del panorama finanziario italiano, che ne conferma il ruolo determinante di motore dell’economia reale del Paese. Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: «Il ruolo di una grande banca è quello di sostenere il sistema economico del Paese erogando credito in ogni fase dell’economia, anche nelle più delicate: Intesa Sanpaolo lo ha sempre fatto, negli anni della crisi e nel corso della ripresa. Ora è importante fare un passo in più, in particolare verso le imprese che sono la struttura portante del nostro Paese, per proporre soluzioni che vadano oltre il credito guardando al futuro del Made in Italy e al suo sviluppo nel mondo. Vogliamo aumentare il nostro bacino di influenza sulle 200 mila Pmi nostre clienti e sul milione di imprese complessive che serviamo. Infatti, Intesa Sanpaolo si propone oggi come punto di riferimento non solo finanziario per il mondo imprenditoriale e associativo, affiancando i clienti nell’individuare nuovi percorsi comuni e partecipando all’intera vita dell’impresa, dall’idea che la fa nascere a tutte le tappe determinanti per la sua crescita, che è poi anche la crescita del Paese, in un modello di relazione consolidato e duraturo, fondato su qualità, affidabilità e fiducia».

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