Zurich: le Pmi italiane trascurano il cybercrime

Quarta edizione del sondaggio internazionale commissionato da Zurich Insurance Group a GfK Eurisko sui rischi e le opportunità di business di un campione di oltre 2.600 Pmi in 13 Paesi del mondo in Europa, America e Asia-Pacifico.

A livello globale le PMI nel mondo temono sempre più l’impatto di alti livelli di concorrenza sui margini (31%) e la contrazione della domanda (30%). Si rileva un forte aumento del rischio di minacce informatiche e danni alla reputazione nell’arco degli ultimi 4 anni: quasi triplicato il primo (11% vs 4%) e quasi raddoppiato il secondo (14% vs 8%).

Dalla ricerca Zurich emerge che le Pmi italiane hanno mostrato una consapevolezza crescente nei confronti di attacchi informatici negli ultimi quattro anni. La percezione del rischio legato al cybercrime è cresciuto sensibilmente, passando dallo 0,8% al 10%, mentre il timore di attacchi alle reti informatiche è aumentato dal 3,2% al 14%.

Rischi e opportunità di business delle Pmi ancora condizionati

Le Pmi italiane risentono anche quest’anno della congiuntura economica. Circa un terzo delle imprese intervistate (35,5%) teme la contrazione della domanda e un alto livello di concorrenza, congiunto agli effetti del calo dei prezzi sulla marginalità (34%).
Fra le più grandi opportunità di sviluppo delle Pmi si registra, invece, la riduzione dei costi e delle spese aziendali (36,5%); a seguire, il 27,5% delle Pmi allarga l’offerta a nuovi segmenti di clientela e a nuovi canali di vendita, come ad esempio il commercio elettronico (14,5%).
Sempre fra le opportunità di business le Pmi sono attente alle novità legislative (17,5%) e alle agevolazioni nell’accesso al credito (16,5%). Su quest’ultimo fronte si attendono alcune misure a favore delle Pmi nella Legge di Stabilità di quest’anno.

Share

Lascia un commento

Top