Thermokey sfida la crisi con un vertice tutto nuovo

Giorgio VisentiniUn progetto completo e strutturato, che punta su una delle aziende più affermate del distretto della termoelettromeccanica per rilanciarne lo sviluppo. E’ quello firmato da una società finanziaria, rappresentata dall’imprenditore Giorgio Visentini, che ha investito 5 milioni di euro per ricapitalizzare direttamente ThermoKey, diventandone azionista di maggioranza e assumendone la gestione diretta.La storica azienda, leader nella progettazione e realizzazione di macchine per lo scambio termico, è stata fondata nel 1991 a Rivarotta di Teor (Udine) e nel 2013 ha attraversato la crisi più profonda della sua ventennale storia. A causa della stretta creditizia, scaturita dalle difficoltà finanziarie della società controllante, ThermoKey  – www.thermokey.it – sembrava destinata alla cessazione di ogni attività.

 “La Thermokey aveva 20 anni di storia ma languiva perchè strozzata finanziariamente” ha detto Giorgio Visentini durante la presentazione del progetto nella sede di Confindustria di Udine, alla presenza del vice presidente vicario Michele Bortolussi, padrone di casa, e a quella del vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello. “Siamo entrati con 5 milioni di euro di capitale sociale, abbiamo tenuto dipendenti e clienti e manteniamo gli impegni con i fornitori fino all’ultimo euro. In molti sono bravi a descrivere problemi, ma invece è importante trovare soluzioni. Ci sono ottimi esempi italiani di aziende competitive, che riescono ad eccellere, il cui valore aggiunto è avere un modello culturale allineato. Oggi vince chi ha il giusto modello culturale. Per questo abbiamo voluto credere nella nostra industria con la convinzione che sensibilizzando i nostri dipendenti e aumentando l’efficienza di ThermoKey potremo di nuovo essere padroni dei mercati”. Il vicepresidente Bolzonello ha evidenziato come quella di ThermoKey sia stata un’operazione industriale e non finanziaria, che ha visto imprenditori locali del territorio investire direttamente sul territorio. “Thermokey è una parentesi positiva tra le aziende in crisi, un’operazione che riassumerei in 4 punti: non è finanziaria ma industriale; è fatta da un imprenditore locale che torna a credere nel territorio della nostra regione; ha interessato il livello occupazionale e di innovazione, mantenute di pari passo; è organizzata con il modello della filiera e non sul sul modello dei distretti, che invece non funziona più”.

thermokey app4 “Il nostro obiettivo è quello di conquistare una posizione leader in Europa nel settore”, ha proseguito Visentini. “Per farlo ci affidiamo ai vantaggi competitivi derivati dalla nostra tecnologia, all’affidabilità ed energia di una squadra ricompattata e pronta a remare nella stessa direzione, alla volontà di sfidare la competizione globale”. Visentini, classe 1948, ingegnere con master in Economia, manager e imprenditore con esperienze in Danieli Spa, Lima Spa, e dal 1999 al 2009 titolare della C*Blade Spa, leader nel settore delle pale per turbina,  passata da 4 a 28 milioni di fatturato in poco più di dieci anni, ha presentato a inizio 2014 ai 160 collaboratori in Italia il suo progetto di sviluppo per ThermoKey.

“Le potenzialità ci sono: il nostro piano di sviluppo punta ad aumentare proporzionalmente il fatturato, fino ad arrivare a 60 milioni di euro in 5 anni. Partiamo con un 2013 a 30 milioni di euro. Possiamo contare, oltre che sulla casa madre, anche sulle consociate in Germania, Turchia e Brasile. Attualmente quasi il 50% del nostro giro d’affari è costituito dal mercato italiano, mentre il restante è europeo. L’obiettivo è quello di incrementare la quota export puntando ai paesi del nostro continente, in special modo il mercato tedesco, ma guardiamo anche all’Est Europa e al Sudamerica, dove i tassi di crescita sono ben diversi dai nostri”. 

Dal punto di vista strategico ThermoKey avvierà un importante investimento in ricerca e sviluppo focalizzando la propria offerta su produzioni esclusive migliorando la tecnologia messa a punto nel recente passato: uno scambiatore di calore interamente in alluminio che consente risparmio energetico, durata superiore, e le potenze più alte dei mercati. Un prodotto in grado di soddisfare le richieste più esigenti nei mercati del condizionamento, refrigerazione di processo nell’industria alimentare, raffreddamento nei processi industriali. Per capire le potenzialità del mercato basti pensare che per ogni KW generato per climatizzare gli ambienti del vivere quotidiano vengono consumati 4 KW per la conservazione e trasporto degli alimenti e per l’industria. Un rapporto di 1 a 4 che tende a crescere all’aumentare delle aspettative soprattutto dei paesi emergenti. Per dare visibilità a questo messaggio è già stata pianificata una presenza mirata ai più importanti appuntamenti di settore. I primi step saranno la partecipazione alla Mostra Convegno Expocomfort di Milano, dal 18 al 21 marzo, e a Chillventa a Norimberga (DE), dal 14 al 16 ottobre.

Fondata nel 1991, Thermokey produce da 20 anni scambiatori di calore di varie tipologie, ed è riconosciuta nel mercato internazionale quale partner ideale di costruttori di macchine frigorifere nell’ambito del condizionamento dell’aria, della refrigerazione e del raffreddamento di processo.
 La gamma di scambiatori Thermokey comprende oggi anche batterie alettate, condensatori ad aria, raffreddatori di liquido, aeroevaporatori. Tutti i prodotti Thermokey possono essere scelti in completa autonomia direttamente dal cliente, grazie a specifici software di selezione rapida. Uno staff di tecnici è comunque sempre disponibile per supportare l’utilizzatore nella scelta dello scambiatore più appropriato a seconda del tipo di applicazione richiesta. Accanto alla gamma di scambiatori presente a catalogo si affiancano scambiatori speciali progettati dall’R&D Thermokey in base a specifiche esigenze del cliente.

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