Supporto all’export italiano: 25 miliardi solo nel 2017

In un anno in cui l’export italiano ha segnato una crescita del 7,4%, superiore a quella di Germania e Francia, e si è confermato motore di sviluppo del Paese con un contributo al PIL pari al 30%, il Polo SACE SIMEST ha incrementato significativamente il sostegno alle attività di export e internazionalizzazione delle imprese italiane, mobilitando risorse per 25,3 miliardi di euro – il livello più alto raggiunto in 40 anni di attività -, in crescita del 41% rispetto al 2016.

L’operatività a sostegno delle esportazioni – garanzie su finanziamenti erogati ad acquirenti esteri di beni e servizi italiani e assicurazione dal rischio di mancato pagamento – ha generato il 61% delle risorse complessivamente mobilitate (15,4 miliardi di euro), con una crescita del 57% rispetto al 2016. Particolare dinamismo è stato registrato in destinazioni tradizionali per il Made in Italy come gli Stati Uniti, in geografie emergenti come Qatar, Russia, Turchia, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, e mercati di “frontiera” in Africa Subsahariana come Kenya, Angola e Camerun. Tra i settori più interessati figurano il crocieristico e la sua ampia filiera di PMI sub-fornitrici, e i comparti infrastrutture e costruzioni, elettrico e meccanica strumentale (quest’ultimo il più elevato per numero di operazioni, pari al 31% del totale).

Le attività a sostegno dell’internazionalizzazione hanno mobilitato 3 miliardi di euro (+130%), il 48% dei quali relativo a garanzie su finanziamenti bancari erogati a imprese italiane per sviluppo internazionale e a protezione degli investimenti esteri, il 20% a cauzioni per gare e commesse internazionali, il 19% alla nuova operatività Push Strategy e il rimanente 13% ai finanziamenti agevolati e alle partecipazioni di capitale gestiti da SIMEST.

Crescono anche le risorse mobilitate attraverso le altre attività del Polo –  i servizi di assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione gestiti da SACE BT e i servizi di factoring di SACE FCT – che complessivamente hanno generato 6,9 miliardi di euro (+2%). Particolarmente positiva la performance delle attività di factoring che rispetto al 2016 hanno fatto registrare una crescita del 36%. Anche SACE SRV, la società del Polo specializzata nel recupero crediti, ha dato il suo contributo in termini di supporto alle imprese recuperando € 36 milioni di crediti esteri in favore di oltre mille PMI. Il portafoglio delle operazioni perfezionate dal Polo SACE SIMEST ha raggiunto il livello record di 94 miliardi di euro, in crescita del 9,1% rispetto al 31 dicembre 2016.

UNA CRESCITA SOSTENIBILE: SI RAFFORZA LA SOLIDITA’ PATRIMONIALE

Al forte aumento dei volumi, SACE ha confermato la sostenibilità economico e finanziaria del proprio modello di business, registrando un miglioramento della solidità patrimoniale (SCR in crescita di 23 punti percentuali a 177%) e degli indici di efficienza (cost/income in calo dal 14% al 10%), e una redditività in linea con gli obiettivi di Piano Industriale (ROE pari a 5,9%).

Conto economico e stato patrimoniale al 31 dicembre 2017:

Premi. I premi generati dalle attività di SACE ammontano a 804,4 milioni di euro, in aumento del 50,6% rispetto all’anno precedente a seguito del significativo incremento dei volumi assicurati.
Sinistri. Sono stati liquidati sinistri per 369,8 milioni di euro (+5,9%), riferiti prevalentemente a operazioni assicurate con controparti localizzate in Germania, Russia, Ucraina e Polonia. I settori maggiormente interessati sono il navale, il metallurgico e l’aeronautico.
Recuperi. Nell’esercizio sono stati recuperati 153,3 milioni di euro di crediti da controparti sovrane, relativi principalmente ad accordi bilaterali con Iraq, Ecuador, Argentina e Cuba, a cui si aggiungono 221,1 milioni di euro recuperati da controparti private.
Redditività. L’utile netto ammonta a 274,9 milioni di euro, in calo del 9,4% rispetto al 2016, mentre il ROE si attesta a 5,9%, in linea con gli obiettivi di Piano Industriale.
Costi. A fronte della crescita del 41% dei volumi, i costi sono aumentati del 5% grazie al focus sulla ricerca di efficienza. Questo ha contribuito a un miglioramento del rapporto cost/income che è sceso dal 14% al 10%.
Situazione patrimoniale. Il patrimonio netto di SACE è pari a 4,7 miliardi di euro (+2,7%), mentre le riserve tecniche ammontano a circa 3,5 miliardi di euro, in linea con l’anno precedente. Il Solvency Capital Ratio si attesta a 177%, in aumento di 23 punti percentuali rispetto al 154% dello scorso esercizio.
L’Assemblea ha approvato la distribuzione all’Azionista di un dividendo pari a 150 milioni di euro e  l’accantonamento a riserva di 124,9 milioni di euro.

Focus sulle PMI. Nell’anno è stato servito il 21% in più di medie imprese impegnate in attività di export e internazionalizzazione. È stato inoltre rinnovato l’impegno per le principali filiere industriali italiane, con la firma di accordi in favore di 5.000 PMI delle filiere produttive dei settori oil & gas, elettronica, automotive, aeronautico e della cantieristica navale.

Semplificazione e digitalizzazione dell’offerta. È stato messo a disposizione delle imprese italiane un nuovo portale dedicato alle PMI, sacesimest.it, attraverso cui è possibile accedere ai servizi di finanziamenti agevolati, assicurazione del credito, valutazione dell’affidabilità dei clienti esteri, factoring e recupero crediti. Il nuovo portale si inserisce in una più ampia strategia di semplificazione e digitalizzazione dell’offerta.

Aumento della collaborazione con il sistema bancario. SACE svolge la sua attività in partnership con il sistema bancario, le associazioni e le istituzioni del Sistema Paese. Sono 18 gli accordi attivi con banche nazionali e del territorio per facilitare l’accesso al credito alle imprese. Nel 2017, grazie alla garanzia SACE, il sistema bancario ha erogato finanziamenti per € 7,5 miliardi (+44% rispetto al 2016) a sostegno delle esportazioni italiane.

Strategia “push” per generare nuovo export. Nel 2017 è stato lanciato un prodotto innovativo a supporto della diplomazia economica e dell’aumento delle quote export in mercati ad alto potenziale. Con la “Push Strategy”, SACE offre linee di credito a grandi buyer esteri per favorire export e commesse italiane. Nel 2017 sono stati messi a disposizione 650 milioni di euro in Kuwait e Turchia.

Prima campagna di comunicazione. È stata avviata nel 2017, la prima campagna di comunicazione del Polo SACE SIMEST, con l’obiettivo di rafforzare l’awareness sugli strumenti a disposizione delle PMI e generare nuovi contatti, promuovendo tra le imprese la cultura dell’internazionalizzazione e i benefici degli strumenti del Polo.

POSITIVO ANDAMENTO PER TUTTE LE SOCIETÀ OPERATIVE

Hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi di Piano Industriale tutte le attività gestite dalle società operative, con una forte crescita di risorse mobilitate e un complessivo miglioramento della redditività.

SIMEST. Le attività a supporto dell’internazionalizzazione (finanziamenti agevolati e partecipazioni) e all’export credit (contributo in conto interessi) gestite da SIMEST hanno registrato un margine d’intermediazione pari a 45,3 milioni di euro e un utile netto pari a 3,6 milioni di euro.

SACE FCT. Le attività di factoring gestite da SACE FCT hanno registrato un margine d’intermediazione pari a 30,5 milioni di euro e un utile netto pari a 3,2 milioni di euro.

SACE BT. Le attività di assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione gestite da SACE BT hanno generato 76,3 milioni di euro di premi lordi e un utile pari a 1,6 milioni di euro.

SACE SRV. Le attività di informazioni commerciali e recupero crediti gestite da SACE SRV hanno generato un fatturato di 9,9 milioni di euro e un utile di 780mila euro.

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