Si attende l’apertura del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo

L’incentivo è destinato alle aziende sull’intero territorio nazionale

Nell’ambito del decreto Destinazione Italia nel mese di giugno è prevista l’apertura del credito d’imposta che finanzia gli investimenti delle aziende in ricerca e sviluppo.

La misura ha una durata triennale, dal 2014 al 2016, e il credito di imposta viene calcolato annualmente nella misura del 50% degli incrementi di spesa in attività di ricerca e sviluppo rispetto all’esercizio precedente.

Possono accedere tutte le imprese che operano sul territorio italiano con fatturato inferiore a 500 milioni di euro, compresi i consorzi e le reti d’impresa.

Si possono agevolare le spese sostenute per personale, strumenti ed attrezzature di laboratorio (solo per la quota di ammortamento in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo), collaborazioni con università o organismi di ricerca, ricerca contrattuale, competenze tecniche e brevetti (anche ottenuti in licenza).

L’importo minimo di spesa agevolabile è fissato in 50.000 euro, mentre l’importo massimo di credito d’imposta riconosciuto annualmente ad ogni singola azienda è di 2,5 milioni di euro.

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile IRAP ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Lo stanziamento previsto è di 600 milioni di euro complessivi (200 milioni per ogni annualità).

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