Salento II. A Pasqua incontro di popoli e culture
immersi in una squisita ospitalità

1269937630956_tn_giovrdisantovisitaaisepolcrifototamixvideodiespositomichele2di Carmen Mancarella. Per scoprire l’anima del Salento, bisogna prenotare un soggiorno a Pasqua. E’ in questo particolare periodo dell’anno che la penisola Salentina, protesa nel Mediterraneo, esprime a 360 gradi, il suo essere terra di accoglienza e di incontro tra i popoli del Mare e le loro culture. Non solo un viaggio alla scoperta dei paesaggi e delle città d’arte, ma anche delle memorie più profonde che sostanziano il Salento
La rivista di turismo e cultura del Salento, Spiagge www.mediterraneantourism.it – , la Regione Puglia, assessorato al turismo, cultura e Mediterraneo, l’agenzia Pugliapromozione, i Comuni di Oria, Francavilla Fontana, Erchie, Nardò, Supersano e Castro, l’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, il Gruppo di azione locale, Terra dei Messapi di Mesagne propongono soggiorni che fanno tappa a Oria e Francavilla Fontana per le processioni della Settimana Santa (28 e 29 marzo) nella Grecìa Salentina per ascoltare i canti della passione in griko (30 marzo) e nelle riserve maturali di Portoselvaggio, e di Castro, sul mare Adriatico dove la bellezza dei panorami tra mare, cielo e terra, è mozzafiato.

SALENTO, TERRA DI CULTURE

Sono di origine spagnola le processioni del Venerdì Santo, greca i Canti della Passione nella Grecìa Salentina e albanese le Tavole di San Giuseppe a Erchie. Il Venerdì Santo, tra le più belle e intense processioni, è da vivere quella di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Le Statue dei Misteri, realizzate in cartapesta, vengono portate in Processione dalle Sette confraternite. Dietro la Statua che raffigura la Caduta di Cristo si dispongono quasi 50 crociferi, quasi tutti giovani tra i 20 e i 30 anni, che, per penitenza, trascinano sulle spalle, incappucciati e a piedi nudi, pensanti croci costruite in casa con travi di legno e tramandate di padre in figlio. Ogni statua viene poi accompagnata dai pappamusci (dallo spagnolo andar lento), penitenti, che a piedi scalzi e incappucciati si trascinano lentamente per tutta la processione, che termina fin oltre la mezzanotte. Il Giovedì Santo, in coppia, i pappamusci visitano i Sepolcri per le bellissime chiese della città. A Pasqua, poi, grande processione con Cristo Risorto per le vie del paese.

Ma a Francavilla l’attesa della Pasqua inizia sin dal venerdì che precede la Domenica delle Palme: il pomeriggio viene portata in processione la Statua della Madonna Addolorata, di nero vestita, che, tra la commozione generale, va alla ricerca di Suo Figlio. Il Mercoledì Santo i bambini vanno in giro per le vie della città portando con sé cestini adorni di grano anemico (fatto germogliare al buio) e fiori e ripetendo una domanda in dialetto (ti piace il mio piatto?) (www.comune.francavillafontana.br.it).

ORIA ANTICIPA I RITI DELLA SETTIMANA SANTA. La vicina Oria anticipa tutti i riti, con una breve processione, che inizia il primo giovedì di marzo e si protrae fino al Giovedì Santo, durante la quale la Statua di Cristo morto, adorna di fiori di stoffa bianchi, simbolo della Primavera e della Resurrezione, viene portata dalla Chiesa delle benedettine alla Cattedrale (www.comune.oria.br.it). La Domenica delle Palme Passione vivente a cura degli oltre 200 volontari del Gruppo di promozione umana di Oria.

I RITI NELLA GRECIA SALENTINA. Da Martignano, nel cuore della Grecìa Salentina arriva l’eco dei Canti della Passione, canti intonati nella lingua grika, un dialetto molto simile al greco arrivato nel Salento con i primi coloni grecì nell’Antichità classica e ulteriormente rinverdito dai monaci bizantini, in fuga dall’Oriente, nel XI secolo per le lotte iconoclaste.

Durante la Settimana Santa i contadini giravano per le case dei borghi o andavano nelle masserie per cantare I Canti della Passione, dove si narrava con commozione, la Storia di Gesù. Il canto si concludeva spesso con un dono: una puccia (il tipico pane salentino), un po’ di formaggio e, quando si voleva strafare, qualche uovo. A Calimera, dove, finanziata dall’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, è molto attiva una scuola di griko per bambini e adulti, il griko viene utilizzato anche per pregare, in attesa della Pasqua. Ma Calimera è famosa per il Rito della Rinascita. Il Lunedì dell’Angelo infatti, gli abitanti si danno appuntamento davanti alla chiesa di San Vito, fuori paese, tra alberi di ulivo e muretti a secco. Al centro della piccola chiesa si erge una pietra forata, attraverso la quale passano grandi e piccini, ricordando il parto e quindi la rinascita. Attraversare la pietra porta fortuna e fertilità. Si tratta di un rito antichissimo, sicuramente legato al culto di Demetra, la Dea Madre. Con il tempo la chiesa cattolica ha inglobato e cristianizzato il rito pagano. La pietra forata è infatti confitta nel terreno. E intorno ad essa è stata costruita la piccola chiesa di San Vito, protettore degli animali.

LA PIETRA FORATA NEL MEDITERRANEO. Recenti studi, condotti da Silvano Palamà, hanno dimostrato che pietre forate come quelle di Calimera si trovano anche in Grecia e Turchia e sono considerate propiziatorie per la fertilità.

ERCHIE E LE TAVOLE DI SAN GIUSEPPE. Da non perdere a Erchie (www.comune.erchie.br.it) le Tavole di San Giuseppe, diffuse anche in tutti i paesini dell’entroterra idruntino. La sera del 18 marzo, in onore di San Giuseppe, viene fatto ardere tra fuochi d’artificio e luminarie, un grande falò, alto fino a 25 metri, realizzato dai giovani con i tralci della potatura dell’ulivo. E’ l’ultima festa del fuoco del Salento, che segna la fine dell’inverno e l’inizio della Primavera. Le Feste del fuoco iniziano, infatti, il 29 novembre con la Festa di Sant’Andrea a Presicce, culminano con la focara di Novoli per Sant’Antonio Abate (16 e 17 gennaio) e si concludono con Erchie.

Mentre il falò arde ancora, il 19 marzo a mezzogiorno vengono benedette in piazza e lungo il corso principale le Tavole di San Giuseppe, realizzate dall’amministrazione comunale e dalle associazioni di volontariato. Disposte in modo scenografico ben 13 pietanze, che simboleggiano il bastone fiorito di San Giuseppe (il cavolfiore), le fasce di Gesù Bambino (le ncartiddhate, dolci tipici), l’arrivo della primavera (la massa di San Giuseppe, pasta fritta e non, condita con i ceci). Tutti mangiano a quelle Tavole, portandosi a casa gli uccellini di pane, che servono per allontanare i fulmini e i temporali e che saranno conservati per un anno fino alla prossima festa di San Giuseppe.

ERCHIE E LA FESTA DI SANTA LUCIA. Erchie è infine famosa per la Festa di Santa Lucia, che si celebra il secondo Giovedì dopo Pasqua (quest’anno sarà l’11 aprile). Nella cittadina vi è infatti un bellissimo Santuario, dedicato alla Santa, dove sgorga dalla roccia una fonte, con cui i pellegrini sono soliti bagnarsi gli occhi. La città ha stretto un gemellaggio con Siracusa nel nome di Santa Lucia

MESAGNE E IL CARCIOFO BRINDISINO. Impedibile una tappa golosa a Mesagne, in occasione della Festa del Carciofo, che inizierà il 14 aprile e durerà ben sette giorni con eventi, convegni e sosta nei ristoranti tipici che offrono menu con ricette a base di carciofo in tutte le sue declinazioni. Il progetto di promozione del carciofo brindisino Igp a cura del Gruppo di azione locale Terra dei Messapi di Mesagne punta a valorizzare l’intera economia della zona partendo dalla tipicità. Il territorio del Gal, dove vivono 130mila persone, pari al 30 per cento della popolazione della provincia di Brindisi, è ricco di arte, storia e tradizioni agricole. I turisti potranno visitare importanti siti archeologici come quello di Mesagne dove si leggono le testimonianze dell’antica civiltà messapica, scoprire i percorsi naturalistici tra gli alberi di ulivo secolari e la campagna e sperimentare gli itinerari golosi dal carciofo brindisino Igp al negroamaro, il vitigno autoctono che più di altri identifica e rappresenta il Salento e che grandi aziende e cooperative vitivinicole imbottigliano e promuovono con successo nei mercati internazionali.

In attesa di assistere ai riti pasquali, di giorno si può lasciarsi rapire dalla bellezza dei paesaggi e degli orizzonti, tra mare, cielo e terra a Portoselvaggio, sul Mar Joniowww.comune.nardo.le.it. Poco distante, a Santa Maria al Bagno, si può visitare il museo della Memoria e dell’Accoglienza, dove visse una comunità ebraica, che dopo la Seconda Guerra Mondiale venne ospitata a Santa Maria al Bagno dalla Forze Alleate prima di raggiungere Israele. Bellissimo poi, il centro storico barocco di Nardò. Sulla costa Adriatica ci si può lasciare guidare dagli amici dell’Associazione degli operatori turistici di Vignacastrisi  – www.vignacastrisi.it – , che propongono tutti i sabato escursioni tra muretti a secco e ulivi selvatici a piedi o in bicicletta lungo i sentieri di campagna che portano a Castro fino poi a farsi incantare dal borgo di Castro, che, digradando dolcemente verso il mare, sembra un piccolo presepe incantato – www.comune.castro.le.it. Percorrendo i circa 50 gradini si può visitare la Grotta Zinzulusa, una grotta naturale abitata sin dalla Preistoria e di grande interesse naturalistico perché ci vivono ancora i gamberi ciechi, di origine preistorica. Da non perdere una visita nel borgo medievale. Tra i castello, la chiesa bizantina e romanica e le antiche megalitiche mura messapiche, ci si può affacciare dalla piazza principale, un vero e proprio balcone sul mare, luoghi dove, mentre il vento accarezza i capelli, l’Anima respira libertà.

Per portare avanti il programma pasquale così come  tutti gli appuntamenti che si svolgono nell’arco di un intero anno è stata costituita una cordata di imprenditori che offrono dai voli low cost a soggiorni in B&B e strutture di charme: Compagnia aerea Ryanair – www.ryanair.com – , Bottega d’arte Agostino Branca di Tricase, il maestro di pizzica e tamburello, Carlo Canaglia De Pascali, le associazioni la Casaccia di Francavilla Fontana, Pro Loco e Gruppo di promozione umana, Porta del Salento di Oria, le associazioni degli Operatori turistici di Castro e Vito di Vignacastrisi – www.vignacastrisi.it- , il Parco turistico Palmieri di Martignano – www.parcopalmieri.it – , le strutture ricettive di Oria: Borgo di Oria resort – www.borgodioria.it – , B&B Le Chianche – www.beblechianche.it – ; Domus Frumenti – www.domusfrumenti.com – , La Tana del lupo – www.latanadel-lupo.com – , La Trozzella  – latrozzellaoria@gmail.com – ; Casa Vacanze Spina – www.casavacanzespina.com – ; Antiche Dimore –  www.antichedimoreoria.it – , Residence Angelica – www.residenceangelica.info– ; B&B Messapia – www.salentocasavacanze.com – ; Villa reale di Francavilla Fontana – www.villarealepuglia.it – , le strutture ricettive di SupersanoMasseria Pizzofalcone  – www.masseriapizzofalcone.it – ; Hotel Buongusto  – www.hotelbuongusto.com – ; Bb Supersanosalento  – www.bbsupersanosalento.it – , i ristoranti di Oria, The Medieval Inn  – www.themedievalinn.it – , la Vecchia Oria e le aziende di produzione e vendita di prodotti tipici di Supersano, caseificio Super Sano, i panifici Massafra e Dolce Forno e l’oleificio Cesare Vergari  – www.agricolavergari.it – , dove poter acquistare souvenir golosi per sé o da regalare agli amici.

Dove dormire

Villa Reale

Contrada Pallone km 4

Francavilla Fontana (Br)

Tel. 0831. 81 09 03; 368. 77 82 855

www.villarealepuglia.it

info@villarealepuglia.it

Borgo di Oria resort

Albergo diffuso

Nel cuore del centro storico, casette con volta a stella, magistralmente restaurate: soluzione suite e camere con bagno autonome;

Tel. 329. 71 45 093

www.borgodioria.it info@borgodioria.it

Suite da 4 posti letto 70,00 € a notte, da 6 100,00 a notte

una settimana 350,00 €, alta stagione 450 €

B&B Le Chianche

Contrada Santoro – Oria

Tel. 339 21 00 930; 0831. 84 51 98

www.beblechianche.it

www.portadelsalento.com

info@beblechianche.it

B&B Messapia

Via Tito Speri, 6 Oria,

www.salentocasavacanze.com

info@salentocasavacanze.com

palazzonicola@libero.it

Tel. 329 32 43 118; 339 60 96 158

Camera doppia 70,00 in alta; 60,00 in bassa stagione

Residence Angelica

Di recente costruzione, camere dotate di tutti i comfort e arredate con gusto;

Via Pascoli 14/b, Oria

Tel. 0831. 84 98 16

www.residenceangelica.info

info@residenceangelica.info

Antiche dimore, casa vacanze

In un palazzo storico del ‘900, due comodi appartamenti con angolo cottura, soggiorno e servizi

via Latiano 103 – Oria

Tel. 320. 92 52 087 in bassa stagione 350,00 a settimana, 70,00 a notte in appartamenti per 4 persone o 100 a notte fino a 6 persone;

www.antichedimoreoria.it; info@antichedimoreoria.it

Casa vacanze Spina

Un appartamento moderno ben arredato a ridosso delle mura di Oria, camera da letto con ampio bagno, soggiorno e cucina con la possibilità di aprire un divano letto.

Ideale per una famiglia o una comitiva di amici – a partire da 300,00 a settimana con 4 posti letto

vico Pagano 21 – Oria

tel. 392 58 33 898

www.casavacanzespina.com

info@casavacanzespina.com

La Trozzella, casa vacanze

Un palazzetto del ‘500 che si sviluppa su due piani, magistralmente restaurati dal signor Enzo, amante della storia e della pietra. Si trova nel cuore del centro storico.

Via C. Monaco, 28 – Oria

Tel 328. 03 79 795 – 328. 03 79 860 in bassa stagione

latrozzellaoria@gmail.com

La Tana del Lupo, casa vacanze

Nel cuore del centro storico, una casa con volte a botte e a stella, magnificamente restaurata

di Giuseppe Caputi e Pompea Carone

Vico Bainsizza 26 – Oria

Tel. 0831. 81 70 36; 368. 35 96 278;

www.latanadel-lupo.com

info@latanadel-lupo.com bassa stagione 50,00, 2 posti compresa la prima colazione in camera;

Domus Frumenti affittacamere

Nel cuore del centro storico una casetta, magnificamente restaurata. Attraverso una vetrata sul pavimento sono visibili i silos dove si conservava, appunto, il frumento.

via Piemarcello Corrado 9 – Oria

Tel. 338. 28 79 928

www.domusfrumenti.com

mimmocarr@hotmail.it

bassa stagione 50,00 appartamento da 2 posti letto

Casale Sombrino, strada provinciale 362 Supersano-Cutrofiano, 32, Supersano

Tel. 0833 63 12 73; cell. 347. 27 02 176 (Carmenita)

www.sombrino.it; info@sombrino.it

Buongusto Hotel&restaurant, via Nociglia, 38, Supersano; tel. 0836. 63 24 43; 339. 69 43 480;

www.hotelbuongusto.com

info@hotelbuongusto.com

Masseria Pizzofalcone

Contrada Pizzofalcone

Supersano

Tel. 0833. 63 23 63; cell. 339. 28 19 487

info@masseriapizzofalcone.it www.masseriapizzofalcone.it

Dove mangiare

The Medieval Inn

Via Francavilla 55 – Oria

Tel. 349. 37 54 942

www.themedievalinn.it

evolim86@hotmail.it

da non perdere le orecchiette al castello con scamorza, rucola e salsiccia di mucca podolica e gli straccetti di manzo con pomodorini e radicchio; conto medio 25,00

Villa Reale

Azienda agrituristica

Contrada Pallone 1

Tel. 0831. 81 09 03

www.villarealepuglia.it

info@villarealepuglia.it

A Supersano

A Kilometro Zero

Ristorante e Camere

Via Maggiore Galliano 23

Tel. 340. 15 57 104; 333. 96 98 484

www.ristorantekilometrozero.com

a_kilometrozero@libero.it

Dove acquistare prodotti tipici

A Supesano, si possono trovare in centro e nelle masserie o botteghe dove acquistare ottimo pane, olio, vino e latticini.

Dove acquistare buon olio extravergine di oliva a chilometro zero:

Società Agricola Cesare Vergari srl

Via Provinciale Cutrofiano 167

Tel. 0833. 63 13 59

www.agricolavergari.it

info@agricolavergari.it

Dove acquistare buon pane, farina e prodotti da forno

Il Dolce Forno di Manuela Paiano

Specialità caserecce

Via Trento 173 Supersano

Tel. 347. 85 48 974;

antonazzoraimondo@libero.it

Panificio biscottificio Mulino Massafra

Forno a legna

Via Puccini 84/A Supersano

Tel. 0833. 63 18 15

Caseificio Super Sano di Alessandro Gualtieri

Mozzarelle, Scamorze, Ricotte speziate, Burrate, Primo sale, formaggi freschi

Via Duca degli Abruzzi 10 – Supersano

Tel 328. 72 10 724

caseificio.supersano@libero.it

Canti della Passione e la pizzica salentina

Associazione culturale Parco turistico Palmieri

Piazza Palmieri, Martignano

Tel. 0832. 82 18 27; cell. 389. 330. 99. 93

www.parcopalmieri.it

info@parcopalmieri.it

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