Rotoprint vince il Sette Green Awards nella Tecnologia

Rotoprint Sovrastampa di Lainate (MI) –  www.rotoprint.com – trionfa ai Sette Green Awards 2012, veri e propri Oscar per le persone e le idee ecologiche dell’anno organizzati da Sette Green, il magazine del Corriere della Sera che si occupa di ambiente.

A ritirare il premio per la categoria “Tecnologia” alla Triennale di Milano  il fondatore e titolare della Rotoprint, Gian Carlo Arici insieme al figlio Giovanni Luca (ceo). «È un riconoscimento al carattere innovativo ed eco-friendly del procedimento da noi brevettato, un sistema di sovrastampa con macchine rotocalco che permette di intervenire su imballaggi già stampati con precisione millimetrica». Questo metodo unico, apprezzato dai tanti clienti della Rotoprint in Italia e all’estero, consente alle aziende che hanno rimanenze di imballaggi perfetti ma non più utilizzabili (a causa di errori, aggiornamenti nelle etichette, etc), di salvarli dalla discarica, con effetti positivi in termini di impatto ambientale e di risparmio. Del resto il motto della Rotoprint recita: «Ogni chilo sovrastampato è un chilo risparmiato».

Fra le sette categorie dei Sette Green Awards (People, Invenzione, Tecnologia, Food, Comune, Scatto Green, Cultura), quella di Rotoprint è stata giudicata dal comitato scientifico del premio la migliore proposta nel settore Tecnologia, primeggiando fra numerose candidature. “Ci vuole poco a rendere un imballaggio inservibile”, spiega ancora Arici, “basta che, per necessità aziendali, cambi un piccolo particolare grafico, o basta che il prodotto a cui era destinato il packaging venga messo fuori produzione. Un tempo il materiale difettato si buttava via. Dopo, se ne produceva altro. Una soluzione oggi insostenibile». Sovrastampare il materiale, invece di buttarlo via, è una manna per i conti delle aziende e per l’ambiente: fino ad oggi, grazie a Rotoprint, sono stati salvati oltre 750mila km di materiale, quasi un viaggio di andata e ritorno fra la Terra e la Luna. Tutto spazio non occupato in discarica, tutte emissioni di CO2 in meno perché non viene distrutto il materiale vecchio e non se ne produce di nuovo.

Sovrastampare con precisione millimetrica qualsiasi imballaggio non è facile come dirlo. Gian Carlo Arici inventò il suo procedimento quarant’anni fa, intervenendo artigianalmente sulle normali macchine di stampa rotocalco, per soddisfare le esigenze di un produttore che voleva modificare un prezzo sbagliato stampato su un incarto di ravioli. Da allora Rotoprint studia per i suoi clienti, in Italia e all’estero, ogni singolo intervento in maniera personalizzata, con passione e creatività. L’azienda dà lavoro a una quindicina di persone e rimane a conduzione familiare: assieme a Gian Carlo Arici alla guida c’è suo figlio, Giovanni Luca.

L’impegno di Rotoprint per l’ambiente e la qualità del suo lavoro hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Ultimi in ordine di tempo l’Innovation Award 2011 della ERA (European Rotogravure Association), la menzione d’onore ai Print Quality Awards 2012 dell’associazione americana PLGA Global e il Golden Cylinder Award nella categoria Technical Innovation Packaging conferito dalla GAA (Gravure Association of America) l’11 ottobre 2012.

Nata nel 1978 a Lainate (MI), Rotoprint Sovrastampa è specializzata nel modificare imballaggi già stampati, siano essi in formati (tetrarex, combiblok, elopak, scatole microonda, astucci, blister, cluster) o in bobina con supporto mono o pluristrato (alluminio, carta, poliammide, polietilene, polipropilene, poliestere, sleeves, tetrapak). Rotoprint Sovrastampa è una Società con Sistema di Gestione Qualità Certificato UNI EN ISO 9001: 2008 e per il suo procedimento brevettato ha vinto l’Oscar dell’Imballaggio 1993 (conferito dall’Istituto Italiano Imballaggio).

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