Ricoh-Coleman evidenziano le priorità di business delle Pmi europee

La ricerca Ricoh-Coleman mette in evidenza diversi aspetti che riguardano la vita delle imprese. Il 76% delle medie aziende europee vorrebbe che i legislatori creassero un quadro normativo che favorisca la loro crescita e quella dell’economia europea nella sua globalità.

Le medie aziende affermano di non ricevere il supporto che viene invece garantito alle migliaia di startup che ogni giorno nascono in ogni arte del globo. Un supporto che non manca neppure alle piccole aziende. A molte manca la capacità delle grandi imprese di far fronte a normative complesse che richiedono procedure costose. Questo aspetto è messo in evidenza dal 38% delle aziende italiane, una delle percentuali più alte di tutta Europa dove la media è del 31%. Per competere in modo efficace, il 76% delle medie aziende vorrebbe che i legislatori creassero un quadro normativo che favorisca la loro crescita e quella dell’economia europea. Dalla ricerca emerge che il 67% delle realtà di medie dimensioni trova difficile competere con le nuove imprese che entrano nel mercato e con quelle di grandi dimensioni. Inoltre, il 71% afferma di dover fronteggiare il rischio di fallimento a causa della difficoltà di accedere a finanziamenti; questa percentuale in Italia sale al 76%, una delle percentuali più alte d’Europa. “Il mercato delle medie imprese è ottimista e crede in una futura crescita”, commenta David Mills, ceo di Ricoh Europe. “I governi, i legislatori e gli istituti finanziari devono riuscire a supportare queste aziende così dinamiche, a vantaggio dell’economia globale. Moltissime realtà vorrebbero implementare tecnologie innovative, lanciare nuovi servizi e assumere i migliori talenti. Se le normative continuano ad essere un freno, per le medie aziende sarà davvero difficile crescere e competere”.
Ma quali sono le principali priorità di business per i prossimi 2 anni? Sviluppo di nuovi prodotti e servizi (30%), gestione della crescita (28%) e investimenti in nuove tecnologie.

“Il 30% del fatturato di tutte le aziende europee è generato dalle 75.000 medie imprese che compongono il tessuto economico europeo. I governi e gli istituti finanziari devono lavorare di pari passo con il mercato delle medie aziende per promuovere la crescita e l’innovazione in Europa. Questo è un aspetto fondamentale affinché l’Europa continui ad essere leader globale nell’innovazione e riesca a competere con le economie consolidate ed emergenti”, conclude David Mills.

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