Pubblicità: tengono solo le auto

I dati dell’Agcom sugli investimenti pubblicitari in Italia mostrano come il volume si sia stabilizzato nel 2011 rispetto al 2010. Il settore auto, nonostante la crisi, aumenta gli investimenti e resta uno dei clienti principali per tv, stampa e internet, con investimenti rimasti sostanzialmente stabili a quota 840 milioni. In picchiata, invece, gli investimenti relativi a quasi tutti i prodotti di largo consumo.
Lo scorso anno gli investimenti pubblicitari complessivi in Italia hanno raggiunto quota 6.871 mln di euro, in calo del 5,4% rispetto ai 7.260 dell’anno precedente. Il segno meno compare davanti a quasi tutte le voci, a partire dagli alimentari, precipitati dell’11,3% a meno di un mld (972 mln, contro i 1.095 del 2010). Al secondo posto si conferma la voce automobili, in flessione dello 0,1% appena, che conquista comunque una quota del 12,2% sul totale. La tenuta del settore auto appare ancora più sorprendente se si esamina il settore delle tlc: gli investimenti in spot e annunci di telefonini e servizi telefonici sono scesi del 10,4% a 630 milioni, dai 703 dello scorso anno. Tra le aziende che hanno tirato più la cinghia negli investimenti c’è quello degli elettrodomestici (-35,6%) seguito da bevande e alcolici (-12,7%). In calo, ma non sorprende affatto, enti e istituzioni, i cui investimenti in messaggi al pubblico, in tempi di conti pubblici sotto controllo, sono in calo del 24,5%. Ma non è solo l’auto a mantenere un livello di investimenti pubblicitari pari a quello dello scorso anno: positivi sono comunque gli investimenti relativi al tempo libero, agli oggetti personali, alla cura della persona. E inaspettatamente si è registrata una crescita del 13,3% per i settori industria/edilizia/attività.

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