Opportunità di business a Chongqing
diverse occasioni rivolte alle Pmi

chengdu_2408191aSono diverse le opportunità di business per le aziende italiane emerse durante il seminario sugli investimenti nella municipalità di Chongqing, organizzato dalla Fondazione Italia Cina  – www.italychina.org –  e il Consolato Generale d’Italia a Chongqing, in occasione della visita in Italia del Console Sergio Maffettone. Con una popolazione di circa 31 milioni di abitanti, suddivisi tra popolazione rurale e urbana, Chongqing rappresenta la più estesa e popolosa municipalità della Repubblica Popolare Cinese. La metropoli è uno snodo economico e commerciale cruciale per le imprese italiane che vogliono investire nel sud-ovest della Cina. Per questo alla fine dell’anno scorso è stata aperta una sede consolare italiana, la cui area di giurisdizione interessa circa 220 milioni di persone.

“Per le nostre aziende si tratta quindi di un nuovo e importante punto di riferimento nei rapporti con la Cina, uno snodo cruciale per investimenti e flussi di persone”, ha detto il Console Sergio Maffettone, durante l’incontro. “Il nuovo consolato vuole contribuire a rafforzare le relazioni bilaterali tra Italia e Cina, intensificando una già proficua cooperazione a livello economico-commerciale e dando nuovo slancio al processo di reciproca conoscenza culturale”.

La municipalità, che vanta un’economia guidata dal settore industriale, rappresenta un hub logistico e strutturale di  rilievo, che ha registrato un rapido sviluppo e capace di produrre ricchezza soprattutto nel settore dell’automotive. Se i consumi in Cina hanno mostrato un trend in decelerazione, Chongqing ha invece registrato un tasso di crescita dei consumi molto elevato anche negli ultimi due anni. “Chongqing è una delle nuove frontiere della Cina”, ha continuato il Console.”Rappresenta uno dei centri nevralgici su cui il Governo Cinese ha deciso di puntare per far crescere l’area ovest del Paese, ed è un centro logistico e strutturale che presenta policy preferenziali a livello fiscale e di incentivi per le imprese che intendono investire sul suo territorio. L’azione del nuovo Consolato è volta anche a riequilibrare il rapporto tra investimenti e import/export tra Italia e Cina, cercando di attirare investimenti da Chongqing all’Italia e accrescendo l’export di prodotti italiani a Chongqing. Nel 2013 questa minicipalità ha registrato il più alto tasso di sviluppo di tutto il Paese, e su cui il Governo Centrale sta puntando molto, soprattutto nei settori dell’automotive, dell’information technology, dell’agricoltura, dell’agroalimentare, dell’ambiente e delle energie rinnovabili. Questi sono i settori su cui dobbiamo puntare di più, non solo a Chongqing, ma anche a Chengdu e in tutto il Paese.”

“Lo snodo di Chongqing è cruciale per le nostre aziende per poter investire nel sud-ovest della Cina: fermo restando che è fondamentale arrivare in Cina debitamente preparati, un punto di riferimento in loco è assolutamente fondamentale per essere supportati sia nelle attività commerciali sia in quelle burocratiche e logistiche”, ha replicato il presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti. “Siamo certi che la nuova sede consolare sarà di prezioso aiuto alle nostre aziende sul delicato mercato cinese.” All’evento organizzato in collaborazione con ISPI, ICE e il supporto di Finnair hanno partecipato anche Massimo Bagnasco, managing director progetto CMR Beijing, membro del Comitato Esecutivo della Camera di Commercio Europea in Cina; Alessandro Furfaro, direttore Iveco product management, area Asia Pacifico,  Paolo Zampieri, country sales manager Italy Finnair.

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