Na tazzulella ‘è cafè si fa business

Cresce il numero delle imprese italiane specializzate nella lavorazione del caffè.e di altri infusi. Sono 1.112 le imprese attualmente attive in questa attività (+ 0,6% sul 2011). Lavorano soprattutto caffè (734 imprese), settore che cresce del 3,1% dal 2011 e si concentra tra Campania (83 imprese attive), Lombardia (82), Toscana (74) e Sicilia (70). Tra le province, per numero complessivo di imprese, è in testa Napoli (66 imprese, il 5,9% del totale nazionale), seguita da Palermo (48), Roma (45), Bari (40) e  Catania (39). Milano è sesta con 36 imprese attive, il 3,2% nazionale. Cresce anche l’interscambio di caffè: oltre 2,3 miliardi di euro nel 2011 (+35,9% rispetto al 2010). Trend positivo anche per quello di tè che passa da57 a57,4 milioni di euro (+0,6%). In particolare, nel 2011, è stato importato caffè per oltre 1,4 miliardi di euro ed esportato per quasi 900 milioni (+44,1% l’import e +24,6% l’export rispetto al 2010). Ma da dove arriva il caffè che viene lavorato in Italia? Il caffè non torrefatto e non decaffeinizzato viene importato principalmente dal Brasile (43,5%), dal Vietnam (12,4%) e dall’India (11,1%). Quello invece decaffeinizzato, secondo  un’elaborazione fornita dalla Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2012 e 2011 e di Istat relativi a 2010 e 2011, proviene quasi totalmente dalla Germania (94,9%). È principalmente svizzero (il 71,5%) il caffè torrefatto che arriva nel nostro Paese. Ma il caffè lavorato in Italia è apprezzato anche all’estero: nel 2011 l’Italia ha esportato caffè torrefatto (non decaffeinizzato) per un valore di quasi 834 milioni di euro, destinato soprattutto a Germania (15,3%), Francia (13,4%) e Austria (7,7%).

Share

Lascia un commento

Top