Investire in Messico è più facile

di Lea Valori. Il Messico è la 14° economia mondiale per Pil (11° nel 2009); la 2° economia più importante in AL (FMI); il 1° esportatore in AL (40% delle esportazioni latinoamericane nel 2010); il 16° esportatore e importatore mondiale (WTO); il 6° produttore mondiale di petrolio ed il 12° esportatore (USEIA). Le industrie principali sono: automobilistica, aerospaziale, cementiera, petrolchimica, attrezzature per il settore delle comunicazioni, computers, attrezzature ufficio e industria alimentare. Il paese intende incrementare il commercio che vede come un win-win game in quanto ritiene che la competenza migliori il mercato e le importazioni migliorino i processi produttivi e, contestualmente, a soddisfare il mercato interno. Le principali esportazioni dal Messico verso l’Italia sono: greggio (16,4% del totale), prodotti chimici (9,5%), grano duro (4,3%), veicoli e autoparti (2,0%); mentre le principali esportazioni dall’Italia verso il Messico sono: macchinari per usi specializzati e industriali (25,8%), benzine (16,5%), prodotti metallurgici (10,9%) e veicoli, autoparti e accessori (7,7%). Secondo i dati presentati da Eleazar Velasco, consigliere economico-commerciale dell’Ambasciata del Messico, il volume del commercio bilaterale è meno dell’1% del commercio totale dei due Paesi e non corrisponde al potenziale delle rispettive economie. Per quanto riguarda gli investimenti l’Italia, tra i paesi UE, è l’11° investitore in Messico. Ad oggi, più di 1.380 aziende registrate in Messico hanno capitale italiano, tra queste, Fiat, Pirelli, Techint-Tenaris, Enel Green Power e Ferrero. Gli investimenti messicani in Italia riguardano ad esempio Invitalia con 39,5 milioni di dollari.

Quali sono i vantaggi per l’investitore italiano?

  • ubicazione geografica strategica
  • la popolazione economicamente attiva supera i 47 milioni, con un’età media di 27 anni. Secondo il WEF (World Economic Forum), il Messico è uno dei paesi che non avrà carenza di mano d’opera nel periodo 2020-2030
  • secondo The Economist, il Messico è, tra le economie emergenti, una delle nazioni con minor rischio-paese
  • accesso preferenziale ad un mercato potenziale di oltre un miliardo di consumatori che rappresentano il 67% del Pil mondiale
  • accordi di libero scambio con NAFTA (1994), MEUFTA (2000); Giappone (2005)
  • è anche considerato come uno dei paesi più competitivi al mondo in termini di costi di produzione
  • presenza di poli industriali e tecnologici
  • linee di credito agevolato per la creazione di nuove imprese

Le principali opportunità di business con il Messico per le imprese italiane sono il settore automobilistico, aerospaziale e delle energie rinnovabili. A livello mondiale, il Messico è al 4° posto nella produzione di energia geotermica. Fa parte della “Cintura solare” che potrebbe produrre energia per essere autosufficiente e per esportarla. Il Messico è il principale fornitore di moduli fotovoltaici dell’America Latina, con una capacità di produzione di 245 MW. Eleazar Velasco ha sottolineato che “dato il livello di sviluppo, il mercato e i vantaggi comparativi del Messico e dell’Italia, è evidente che esiste un grande potenziale per forgiare solidi rapporti di commercio e investimento tra i due Paesi. I rispettivi governi si impegneranno a creare le condizioni necessarie per lo sviluppo del commercio bilaterale e di joint-venture strategiche”.

 

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