Intesa Sanpaolo presenta tre nuovi progetti Impact

Intesa Sanpaolo prosegue nell’attività di inclusione finanziaria con tre nuove iniziative realizzate attraverso il Fund for Impact.

Per Esempio’ è destinato ai volontari del Servizio Civile. Per Crescere’, per i genitori con figli in età scolare, e ‘per avere Cura’, destinato alle famiglie con persone non autosufficienti. Con questi nuovi finanziamenti Impact la Banca rafforza l’impegno verso i cittadini che avrebbero difficoltà di accesso al credito secondo i criteri convenzionali. Come per l’intera gamma Impact non è richiesta nessuna garanzia. I tassi sono contenuti e i tempi di restituzione sono lunghi, affinché le rate siano “leggere”. Le nuove proposte si aggiungono alle altre già disponibili, come per Merito per gli studenti universitari, mamma@work per le giovani mamme lavoratrici. Infine Obiettivo pensione per chi è vicino alla pensione.

Marco Morganti, responsabile della direzione Impact Intesa Sanpaolo

“Tutte le famiglie possano investire sul proprio futuro nella salute, nel lavoro e nell’istruzione. Questi strumenti sono a disposizione di tutti i soggetti pubblici e privati impegnati per garantire i diritti delle persone. Un altro passo di Intesa Sanpaolo nel segno dell’inclusione e dell’accesso al credito”.

“per Esempio” è lo strumento destinato ai giovani volontari del servizio civile universale (SCU) che si sono messi in gioco impegnandosi da volontari nell’economia del bene comune. Entro 12 mesi dal termine del SCU, avranno avviato un rapporto di lavoro, anche a tempo determinato, soprattutto come soci cooperatori. Il prestito prevede l’erogazione di una linea di credito da 2.000 fino a 5.000 euro (8.000 euro per quelli che diventano dipendenti o soci di una cooperativa sociale). Può essere utilizzato per le prime esigenze di chi lavora (mobilità, strumentazione, arredo, affitto, trasloco, ecc.) o per sottoscrivere la quota di capitale e diventare socio.

Un impegno civico

Un vero e proprio riconoscimento all’impegno civico delle ragazze e dei ragazzi italiani che danno il buon esempio. Ogni anno il Servizio Civile Universale coinvolge più di 50 mila giovani che lo scelgono come prima esperienza lavorativa. Sono in prevalenza donne (65%) hanno almeno il diploma di maturità (85%) e per il 50% sono in età compresa tra 24 e 28 anni. Ogni anno rendono possibili più di 5.000 progetti gestiti da Enti Pubblici e soggetti nonprofit, soprattutto nell’assistenza (60%) e nella promozione culturale e artistica (35%). Grazie all’esperienza del servizio civile i giovani maturano competenze preziose per accedere al mondo del lavoro, con un tasso di inserimento prossimo al 60%. Su questo il PNRR prevede risorse aggiuntive per 250 milioni di euro,

“per Crescere” ha l’obiettivo di integrare il reddito delle famiglie con figli che frequentano la scuola primaria e secondari. La linea di credito di 2.000 o 3.000 euro l’anno per un periodo che va da 1 a un massimo di 5 anni, rendendo così più sostenibile un periodo decisivo per la crescita e l’istruzione. Il prestito è destinato ad assistere esigenze essenziali delle famiglie. Servizi per la formazione (libri, mobilità, corsi di lingua, Pc e connessione internet); bisogni educativi speciali (psicomotricità, logopedia, ecc.).

Servizi per la formazione

E per altre attività funzionali alla crescita personale (sport, campus estivi, esperienze formative all’estero). Oltre il 60% delle famiglie italiane pensano che spendere per la formazione dei figli sia il migliore investimento. In particolare per lo studio di una lingua e per servizi di orientamento. “per crescere” si inserisce all’interno del percorso Impact di formazione lifelong della persona. Avviato con “per Merito” (giunto a quota 10.000 studenti universitari finanziati) proseguito con “mamma@work” per le mamme con figli nella fascia 0-6 anni e con “XME Studio Station” dedicato all’hardware e software per la didattica a distanza.

“per avere Cura” offre supporto ai lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave, in particolare nella fase acuta di bisogno. Per rendere più sostenibili le spese di cura (servizi infermieristici, socio- assistenziali, adeguamento degli spazi domestici, acquisto di strumenti sanitari). Il finanziamento – fino a 12 mila euro nell’arco di due anni- integra in modo decisivo il valore della pensione e dell’indennità di accompagnamento. Questo per evitare che le scelte di vita e professionali dei caregiver vengano condizionate da difficoltà economiche. La platea a cui si rivolge il prestito è molto ampia.

Caregiver la platea d’elezione

Secondo il Rapporto ISTAT Conciliazione tra lavoro e famiglia in Italia sono 2,8 milioni le persone che assistono un disabile o un anziano non più autosufficiente. Di questi, 1,6 milioni sono lavoratori. Circa 600 mila lavoratori assistono un familiare disabile grazie alla legge 104. Una buona legge che però non basta ad arginare un fenomeno che cresce del 7% l’anno spinto dall’invecchiamento della popolazione. Inoltre, 55.000 “caregiver”, prevalentemente donne, devono ricorrere al congedo straordinario sacrificando vita personale e professionale.

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