Intesa Sanpaolo approva relazione semestrale al 30 giugno

I risultati del primo semestre 2020 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da COVID- 19, riflettendo la redditività sostenibile – che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato e dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi – e il supporto del Gruppo all’Italia anche con l’impegno a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale.

La generazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder verrà accresciuta dall’unione con UBI Banca – che non presenta complessità significative, anche in considerazione della comprovata capacità di Intesa Sanpaolo di realizzare integrazioni – valorizzando le realtà locali e le persone di UBI Banca e conseguendo un’ulteriore riduzione del profilo di rischio e importanti sinergie senza costi sociali.

Rispetto al primo semestre 2019, Intesa Sanpaolo registra, in particolare, un miglioramento dei coefficienti patrimoniali, dell’efficienza e della qualità dell’attivo. Anche il costo del rischio risulta in miglioramento se si escludono le rettifiche di valore su crediti per i futuri impatti di COVID-19, effettuati principalmente a copertura generica su crediti in bonis.

Le tendenze del nuovo contesto trovano Intesa Sanpaolo preparata grazie ai vantaggi competitivi del Gruppo: – aumento della domanda di protezione della salute, del risparmio e delle attività economiche delle aziende: leadership di Intesa Sanpaolo nel Wealth Management & Protection e rafforzamento nel settore salute con l’acquisizione di RBM; – maggior grado di rischio: efficace gestione proattiva del credito (Pulse, con circa 380 persone dedicate) e partnership strategiche del Gruppo con primari operatori industriali attivi nella gestione dei crediti deteriorati; primo posto tra le aziende italiane nella competizione “Cyber Resilience amid a Global Pandemic”, organizzata da AIPSA (Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale); – digitalizzazione della clientela: posizionamento ai vertici in Europa per funzionalità di mobile app e forte proposta digitale del Gruppo, con circa 10 milioni di clienti multicanale e circa 6 milioni di clienti che usano l’App di Intesa Sanpaolo, e partnership strategica con Nexi nei sistemi di pagamento (partecipazione del 9,9% nel capitale di Nexi); – digitalizzazione dell’operatività della Banca: già circa 60.000 persone del Gruppo in smartworking e ottimizzazione del modello distributivo con la razionalizzazione di circa 1.000 filiali dal 2018 e la possibilità di ridurre ulteriormente il numero di filiali a seguito della partnership strategica Banca 5 – SisalPay e del cambiamento indotto da COVID-19 nei comportamenti dei clienti, la maggioranza dei quali continuerà a essere servita dal Gruppo tramite i canali alternativi di elevata qualità; – crescente importanza della sostenibilità e della responsabilità sociale (ESG): Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana inclusa in tre dei principali indici di sostenibilità, Dow Jones Sustainability Indices, CDP Climate Change A List 2018 e 2019 Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index”, e si classifica prima tra le banche europee in tre delle principali valutazioni internazionali ESG, MSCI, CDP e Sustainalytics.

Nel primo semestre 2020, per il Gruppo si registra:
● utile netto pari a 2.566 milioni di euro, rispetto a 2.266 milioni del primo semestre 2019, che corrisponde all’ 86% dei 3 miliardi di euro di utile netto minimo previsto per l’esercizio 2020 e risulterebbe pari a circa 3.160 milioni se si escludessero le rettifiche di valore su crediti pari a circa 880 milioni per i futuri impatti di COVID- 19, principalmente a copertura generica su crediti in bonis;
● risultato corrente lordo in aumento del 7,1% rispetto al primo semestre 2019;
● risultato della gestione operativa in crescita del 2,8% rispetto al primo semestre 2019;
● proventi operativi netti stabili rispetto al primo semestre 2019;
● costi operativi in diminuzione del 2,8% rispetto al primo semestre 2019;
● elevata efficienza, con un cost/income al 48,5% nel primo semestre 2020, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee;
● costo del rischio del primo semestre 2020 annualizzato pari a 46 centesimi di punto escludendo l’impatto delle rettifiche per i futuri impatti di COVID-19 (pari a 43 centesimi di punto, di cui 36 per copertura generica su crediti in bonis e 7 per copertura specifica su crediti deteriorati), rispetto ai 53 dell’esercizio 2019;
● miglioramento della qualità del credito, soprattutto a seguito dell’efficacia della gestione proattiva del credito senza oneri straordinari per gli azionisti: – riduzione dei crediti deteriorati (*), al lordo delle rettifiche di valore, di circa 1,8 miliardi di euro nel primo semestre 2020, di circa 36 miliardi dal picco di settembre 2015 (di circa 22 miliardi escludendo la cessione dei crediti deteriorati a Intrum e Prelios) e di circa 23 miliardi dal dicembre 2017 (di circa 10 miliardi escludendo le operazioni Intrum e Prelios) realizzando già il 90% dell’obiettivo di riduzione previsto per l’intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021; – lo stock di crediti deteriorati scende a giugno 2020, rispetto a dicembre 2019, del 4,6% al lordo delle rettifiche di valore e dell’ 1,5% al netto (del 5,7% al lordo delle rettifiche e del 3,6% al netto, se si escludesse l’effetto della nuova definizione di default); – l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a giugno 2020 è stata pari
al 7,1% al lordo delle rettifiche di valore e al 3,5% al netto;
● elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati: – livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 53,1% a fine giugno 2020, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 63,6%; – robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,6% a fine giugno 2020;

(*) Escludendo l’adozione della nuova definizione di default recepita dal novembre 2019, che ha avuto un impatto incrementale sui crediti deteriorati pari a circa 0,6 miliardi di euro al lordo delle rettifiche e 0,5 miliardi al netto nel quarto trimestre 2019, a circa 0,1 miliardi al lordo e al netto delle rettifiche nel primo trimestre 2020 e a circa 0,2 miliardi al lordo e al netto delle rettifiche nel secondo trimestre 2020.

● patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 30 giugno 2020, tenendo conto di 1.925 milioni di euro di dividendi maturati nel semestre, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 14,9% (7) (8), livello top tra le maggiori banche europee, e il Common Equity Tier 1 ratio calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2020 al 14,6% (8) (9), rispetto a un requisito SREP da rispettare nel 2020 – comprensivo di Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e Countercyclical Capital Buffer (10) – pari rispettivamente all’ 8,64% e all’ 8,44%, applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo scorso, che prevede che il requisito di Pillar 2 venga rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi da Common Equity Tier 1;
● elevata liquidità e forte capacità di funding: a fine giugno 2020, attività liquide per 221 miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 127 miliardi; ampiamente rispettati i requisiti di liquidità Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio di Basilea 3. Le operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari al 30 giugno 2020 a circa 70,9 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III;
● supporto all’economia reale: circa 40 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel primo semestre 2020, con circa 35 miliardi in Italia, di cui circa 28 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 4.300 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo semestre 2020 e circa 116.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 22.000 e 580.000 posti di lavoro;
● sostenibilità e responsabilità sociale e culturale, che a fronte del solido andamento economico patrimoniale si è tradotta in particolare nelle seguenti azioni del Gruppo in Italia: – iniziative per la riduzione della povertà infantile e il supporto alle persone in difficoltà fornendo dal 2018 circa 10,8 milioni di pasti, circa 537.000 posti letto, circa 176.000 medicinali e circa 114.000 capi di abbigliamento; – supporto alle famiglie e alle imprese colpite da terremoti e disastri naturali, con remissioni o moratorie per i mutui sugli immobili danneggiati, con circa 130 moratorie nel primo semestre 2020 su circa 700 milioni di debito residuo e con finanziamenti agevolati per circa 97 milioni erogati nel semestre (circa 431 milioni dal 2018);

Ecobonus: Intesa Sanpaolo disponibile ad acquistare crediti di imposta supportando famiglie, condomini e imprese con soluzioni finanziarie modulari e flessibili perché beneficino della deduzione al 110% delle spese per efficienza energetica e adeguamento antisismico; – avvio del Fondo Impact nel quarto trimestre 2018, per l’erogazione di circa 1,2 miliardi di euro di prestiti alle categorie che avrebbero altrimenti difficoltà ad accedere al credito nonostante il loro potenziale; lanciata la prima linea di credito non garantito dedicata a tutti gli studenti universitari italiani, che studino in Italia o all’estero (Per Merito), con 21 milioni di euro erogati nel semestre e 60 milioni dal lancio all’inizio del 2019; lanciato a luglio 2020 MAMMA@WORK, un finanziamento a condizioni molto agevolate per conciliare maternità e lavoro nei primi anni di vita dei figli; annunciate nel gennaio 2020 due nuove iniziative, per supportare le madri lavoratrici in India e le persone ultracinquantenni che hanno perso il lavoro o hanno difficoltà ad accedere al trattamento pensionistico; – Plafond creditizio Circular Economy di 5 miliardi di euro per il 2018-2021, a supporto dello sviluppo sostenibile: dall’avvio analizzati 343 progetti, di cui 119 già finanziati per 1.237 milioni di euro (478 milioni nel primo semestre 2020); nel 2019 lanciato il primo Sustainability Bond focalizzato sull’economia circolare (per 750 milioni di euro); – disponibilità a finanziare con 50 miliardi di euro di nuovi crediti a supporto
dell’economia verde la realizzazione del green deal europeo in Italia; – S-Loan, soluzione innovativa di Intesa Sanpaolo rivolta alle PMI per finanziare progetti che migliorino il loro profilo di sostenibilità, a cui sono allocati 2 miliardi di euro nell’ambito dei predetti 50 miliardi dedicati all’economia verde, con un tasso di interesse ridotto subordinatamente alla verifica di due indicatori ESG che devono essere riportati nella relazione di bilancio annuale delle aziende finanziate; – analizzate circa 600 iniziative di start-up (oltre 1.800 dal 2018) in 2 programmi di accelerazione con 37 start-up assistite nel semestre (circa 270 dal 2018) presentandole a selezionati investitori e soggetti operanti nell’ecosistema (circa 5.500 fino ad oggi); – programma di Intesa Sanpaolo “Giovani e Lavoro” in corso di realizzazione, in partnership con Generation, finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di 5.000 giovani in un triennio: richieste di iscrizione da parte di circa 4.980 giovani tra i 18 e i 29 anni nel semestre (circa 14.300 dal 2019), circa 990 studenti intervistati e circa 410 formati e in formazione con 18 corsi e oltre 1.300 aziende coinvolte dal lancio dell’iniziativa; – l’iniziativa P-Tech in partnership con IBM, con l’obiettivo di formare giovani professionisti nell’ambito delle nuove professioni digitali, ha coinvolto 10 persone di Intesa Sanpaolo nell’attività di “mentoring” di 20 giovani professionisti; – presentato il progetto della quarta sede delle Gallerie d’Italia in piazza San Carlo a Torino, da 6.000 metri quadrati, dedicata alla fotografia, al mondo digitale e all’arte contemporanea; la mostra Canova/Thorvaldsen alle Gallerie d’Italia a Milano, in partnership con il Museo Statale dell’Hermitage di San Pietroburgo e con il Museo Thorvaldsen di Copenaghen, una delle mostre più visitate in Italia, è continuata durante il lockdown con il lancio della visita virtuale, che ha avuto oltre 8 milioni di visualizzazioni; durante il lockdown sono state realizzate importanti iniziative culturali  su scala nazionale in formato digitale: COVID-19 Visual Project – Cortona on the Move, un archivio multimediale permanente con 40 progetti visivi di 40 fotografi internazionali (602.500 visualizzazioni sulle Instagram Stories di Freeda e Intesa Sanpaolo); Salone Internazionale del Libro di Torino (circa 5 milioni di visualizzazioni); Archivissima di Torino (207.000 visualizzazioni).
● iniziative del Gruppo per contrastare gli effetti di COVID-19 a livello sociale ed economico, ad oggi in particolare: – condizioni di sicurezza per le persone del Gruppo e i clienti, in particolare con lavoro da remoto di circa 60.000 persone, circa 100% delle filiali aperte e pienamente operative (consulenza su appuntamento) e continuità operativa garantita dall’efficace modello di banca multicanale (filiale online, internet banking, App e ATM / casse automatiche) e dal servizio di assistenza e consulenza da remoto fornito da circa 20.000 gestori; – assunte 486 persone nel primo semestre 2020 (di cui 167 durante il lockdown); – sostegno alle iniziative sanitarie con donazioni che hanno superato i 100 milioni di euro, incluse quelle derivanti dalla rinuncia del Consigliere Delegato e CEO e di 21 top manager a un importo complessivamente pari a circa 6 milioni di euro dei bonus riconosciuti dal Sistema Incentivante 2019; – circa 74.000 medici e infermieri iscritti al corso di formazione online, in collaborazione con Generation, sui dispositivi di protezione individuale, sulla ventilazione non invasiva e sulla gestione delle emergenze; – destinazione di 125 milioni di euro del Fondo Impact (pari al 50%) alla riduzione del
disagio socio economico causato da COVID-19; – Programma Rinascimento, dal valore complessivo di 30 milioni di euro, che include prestiti di impatto alle micro imprese e start-up, per la ripresa ed evoluzione del modello di business nel contesto conseguente alla pandemia, attraverso progetti di sviluppo e innovazione, con impatti su economia reale e coesione sociale del territorio, in collaborazione con il Comune di Bergamo; – prima banca in Italia a concedere moratorie, precedendo lo specifico quadro normativo: approvati finora circa 47 miliardi di euro, dei quali circa 3/4 relativi a imprese e circa 1/4 a famiglie; – prima banca in Italia a firmare il protocollo d’intesa con SACE, fornendo immediato supporto alle imprese in applicazione del Decreto Liquidità: complessivamente, includendo anche il Fondo PMI, erogati finora crediti garantiti dallo Stato per un ammontare pari a circa 17 miliardi di euro (circa 7 miliardi SACE e circa 10 miliardi Fondo PMI); – anche a seguito delle misure annunciate dal Governo, messi a disposizione delle imprese e dei professionisti 50 miliardi di euro di nuovi crediti per la salvaguardia dell’occupazione e la gestione dei pagamenti durante l’emergenza; – 10 miliardi di euro di nuove linee di credito per supportare 2.500 filiere
produttive italiane, potenziando il Programma Sviluppo Filiere.

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