Intesa e Confindustria ci mettono 90 mld per lo sviluppo del digitale

Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto una nuova partnership dedicata alla competitività e alla trasformazione delle imprese con l’obiettivo di mettere a frutto le opportunità offerte dalla `quarta rivoluzione industriale`. L`intesa, della durata di tre anni, mette a disposizione delle imprese un plafond 90 miliardi di euro.

Le opportunità di sviluppo per le realtà aziendali che riusciranno a cogliere la sfida del digitale sono enormi, e richiedono un intervento a 360 gradi, con investimenti in capitale fisso e immateriale, soprattutto in ricerca, innovazione e formazione, nonché trasformazioni organizzative e una continua attenzione alle evoluzioni in corso. “Accelerare gli investimenti delle imprese, intervenire con una logica sistemica e un orizzonte temporale esteso” sono quindi le necessità alle quali va incontro il nuovo accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria, che prevede una pluralità di azioni congiunte rivolte all`intero sistema produttivo e imperniate su quattro pilastri: Ecosistemi di imprese e integrazione di business; Finanza per la crescita; Capitale umano; Nuova imprenditorialità. Come nelle passate edizioni, l`accordo verrà declinato e promosso sul territorio con una serie di iniziative e con il coinvolgimento delle strutture territoriali di Confindustria e di Intesa Sanpaolo. “Lo sviluppo delle imprese e la loro crescita dimensionale e finanziaria”, ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, “sono una tappa obbligata per la ripresa economica del paese. L`industria del futuro richiede dimensioni adeguate, per le quali servono anche buon credito e nuova finanza. L’accordo che Confindustria, Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, rinnovano oggi è una collaborazione storica, nata nel 2009 e rafforzatasi nel tempo, proprio per sostenere gli investimenti e la crescita delle imprese con risorse importanti e lo sguardo rivolto avanti, per incoraggiare il dinamismo soprattutto delle imprese di piccola e media dimensione”.

“Per rafforzare il sistema produttivo italiano”, ha detto Alberto Baban, presidente Piccola Industria Confindustria, “è fondamentale concentrarsi sulla trasformazione digitale delle imprese, come prevede l`accordo di oggi, puntando ad aumentare il livello di innovazione e di attrattività delle pmi nei confronti di investitori esterni. Bisogna sfruttare al massimo le opportunità previste dal Piano Nazionale Industria 4.0 e dalla Legge di Bilancio “. Secondo Carlo Pessina, Ad di Intesa Sanpaolo il sistema imprenditoriale italiano deve sostenere le sfide della quarta rivoluzione industriale che rappresenta opportunità, ma che necessita di diverse iniziative sul fronte della patrimonializzazione, della formazione e della digitalizzazione. “Azioni che richiedono investimenti sia finanziari che nel capitale umano”, ha detto Pessina. “L`accordo con Confindustria ci vede impegnati a sostenere il sistema produttivo italiano forti della nostra capacità di rappresentare l`acceleratore dell’economia reale in Italia: da inizio anno a fine settembre abbiamo fornito alle imprese italiane 20 miliardi di credito a medio e lungo termine. Un dato in crescita di circa il 10 % sul 2015 e del 60% circa sul 2014”.

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