Finanziamenti agevolati Simest per internazionalizzare le Pmi

Nella Gazzetta ufficiale del 14 novembre è stata segnalata la pubblicazione delle Circolari n. 4/2016, 5/2016, 6/2016 e 7/2016 del Comitato agevolazioni in Simest in attuazione del decreto del 7 settembre 2016 relativo alla riforma degli strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese a valere sul Fondo rotativo 394/81.

Il decreto del 7 settembre 2016 ha riformato i finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione a valere sul Fondo rotativo L. 394/81, riducendo il tasso agevolato dal 15% al 10% del tasso di riferimento Ue, semplificando le modalità operative di erogazione attraverso Simest, e migliorando le condizioni di accesso al credito per: i programmi di inserimento sui mercati extra UE e per realizzare studi di fattibilità o programmi di assistenza tecnica: finanziabilità al 100% delle spese, riduzione delle garanzie da prestare, nuova disciplina per le spese finanziabili;
relativamente alla patrimonializzazione delle Pmi esportatrici: aumento a 400 mila euro dell’importo massimo concedibile, riduzione del livello di solidità patrimoniale richiesto, possibilità di dilazionare il rimborso;
in caso di partecipazione a fiere e mostre in Paesi extra Ue: finanziabilità delle spese al 100%, eliminato il vincolo che consentiva di accedere al finanziamento solo per la “prima” partecipazione all’evento fieristico o alla mostra.
Una quota dei finanziamenti per la realizzazione di programmi di inserimento sui mercati extra Ue e per la solidità patrimoniale delle Pmi esportatrici può essere erogata senza garanzie, a valere sulle disponibilità del fondo per la crescita sostenibile (FCS), come previsto dalla Circolare n. 8/2016.

Le domande di finanziamento possono essere inviata a Simest attraverso il portale www.portalesimest.it, tramite PEC o, in via residuale, con i mezzi tradizionali. La stessa procedura è prevista per gli interventi ammessi all’agevolazione della quota di finanziamento non assistita da garanzie ed erogata a valere sul Fondo crescita sostenibile. L’istruttoria viene effettuata in base l’ordine cronologico di ricezione delle domande. Entro un mese dalla ricezione della comunicazione della delibera di concessione del comitato agevolazioni l’impresa deve far pervenire alla Simest la documentazione necessaria alla stipula del contratto di finanziamento, che è prevista entro due mesi dalla ricezione della comunicazione.

Finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati extra Ue
I primi interventi supportano i progetti di inserimento in mercati extra europei, attraverso l’apertura di strutture, quali uffici, show room, negozi e corner, che servano da base per la diffusione o il lancio di beni e servizi prodotti in Italia, o comunque distribuiti con il marchio di imprese italiane, oppure mediante il potenziamento di strutture già esistenti. I finanziamenti agevolati, accessibili a tutte le imprese con sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, coprono il 100% delle spese ammissibili, che comprendono sia i costi di funzionamento della struttura estera, personale compreso, che le attività promozionali, oltre a una quota forfettaria del 30% sul totale per le spese generali non documentabili. Le spese possono essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e fino a 24 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento. L’erogazione è concesso fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro, entro il limite del 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi tre bilanci approvati e nel rispetto del Regolamento Ue de minimis.

La riforma ha ridotto il tasso di interesse al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento e ha previsto, sia per le Pmi che per le Mid Cap (imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 300), riduzioni delle garanzia da prestare fino a un massimo dell’80%. La prima erogazione avrà un importo minimo del 10% del finanziamento e deve essere richiesta entro 3 mesi dalla data di stipula del contratto, dopo aver presentato la distinta delle spese sostenute e da sostenere nei sei mesi successivi alla stipula stessa. Stesse modalità per le erogazioni successive, che comunque non devono superare il 70% del prestito, mentre il saldo è erogato, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già sbloccato, sulla base della rendicontazione finale dell’impresa.

Finanziamenti agevolati per studi di fattibilità e programmi di assistenza tecnica in Paesi extra Ue
La seconda linea di intervento riguarda la concessione di finanziamenti agevolati per la realizzazione di studi di fattibilità diretti a valutare validità e modalità di investimenti commerciali o produttivi in Paesi extra europei e di programmi di assistenza tecnica, volti alla formazione del personale, collegati ad investimenti italiani in Paesi extra Ue. Anche in questo caso la riforma ha innalzato al 100% la copertura delle spese, che comprendono retribuzioni per il personale interno, compensi per il personale esterno, spese di viaggio e soggiorni e possono essere sostenute dalla data di presentazione della domanda fino a 12 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento. Condizioni analoghe alla prima linea di intervento per il tasso di interesse, al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento, e per la quota minima di finanziamento da garantire, che può ridursi al 20% sia per le Pmi che per le Mid Cap. L’importo del finanziamento, sempre nei limiti del de minimis, è invece pari a un massimo di 150 mila euro per gli studi collegati ad investimenti commerciali e di 300 mila euro per gli studi collegati ad investimenti produttivi e per l’assistenza tecnica. La prima erogazione deve essere richiesta entro tre mesi dalla stipula del contratto, ma l’importo è compreso tra un minimo del 50% ed un massimo del 70% del finanziamento concesso. Il saldo, invece, è erogato, previa consegna alla Simest delle garanzie previste, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già concesso, sulla base della relazione finale dell’impresa.

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