Federica Ortalli alla guida di IF

A Federica Ortalli, va la presidenza del comitato Imprenditoria Femminile (IF) della Camera di commercio di Milano. Federica Ortalli è membro di giunta della Camera di commercio di Milano e presidente di Assonidi in Confcommercio Milano. Obiettivo del Comitato è la promozione delle imprese al femminile sul territorio. Al primo incontro in Camera di commercio, nella sede di via Meravigli, una conversazione di lavoro sulle imprese e sul tema della presenza di genere nell’economia milanese in vista di Expo, ospite Diana Bracco, presidente di Expo 2015.

 

“Abbiamo voluto dedicare il primo incontro a Expo – ha dichiarato Federica Ortalli, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano – , un’opportunità per tutte le imprese milanesi e a cui è importante dedicare una particolare attenzione per le imprese femminili. Molte infatti sono presenti nei settori del commercio, dell’accoglienza, della ristorazione e dei servizi alla persona che avranno un indotto specifico legato all’Esposizione. La prospettiva del comitato è di un allargamento del dibattito e della discussione di genere, a partire dalle imprese, che mostrano una partecipazione delle donne rilevante nell’economia del nostro territorio”.

 

“L’Expo – ha dichiarato Diana Bracco, presidente di Expo 2015 – è un’opportunità straordinaria per intrecciare e valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico, culturale e paesaggistico insieme con la nostra filiera enogastronomica e con la nostra tradizione agricola. Il Padiglione Italia sarà la “porta d’ingresso” del Paese, una metafora del “saper fare” e del made in Italy che sia laboratorio della qualità del cibo e della dieta mediterranea, nel binomio tra cultura e coltura. D’altronde “Feeding the Planet, Energy for Life” è un tema che nella sua declinazione più profonda è strettamente legato alle donne. C’è una familiarità naturale con il nutrire, il prendersi cura e il fornire energia alla vita che inevitabilmente renderà le donne protagoniste dell’Expo 2015”.

 

Imprese femminili, i dati del servizio studi della Camera di commercio

Piccole imprese femminili crescono. L’ultimo dato disponibile, riferibile al terzo trimestre 2013 evidenzia una crescita delle imprese dello 0,4% contro una crescita delle imprese attive dello 0,2%. Attualmente le imprese femminili costituiscono oltre il 20% del totale imprese, in valore assoluto il settore più incidente è rappresentato dal commercio all’ingrosso e al dettaglio (oltre 15mila imprese) seguito dalle attività immobiliari (circa 7mila imprese), dall’industria manifatturiera (5.428 unità), le attività professionali e scientifiche (oltre 5mila unità) e dai servizi di alloggio e ristorazione (4.694 imprese).

Le donne creano 43mila posti di lavoro. Riguardo l’occupazione, con oltre 43mila addetti le imprese femminili contribuiscono a circa il 22% degli occupati delle imprese della provincia di Milano. I settori più rilevanti sono collocati nelle attività del commercio all’ingrosso e al dettaglio (oltre 13mila addetti) seguite dalle attività dei servizi (oltre 5mila occupati) e dall’industria (oltre 4mila addetti).

 

I settori. Il settore dei servizi è quello che contribuisce in misura maggiore alla crescita complessiva, l’articolazione per settore economico registra un sostenuto aumento per le attività finanziarie e assicurative (+5% rispetto al 2012), per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+2,6%) e per il comparto delle attività noleggio, agenzie viaggio e attività di supporto alle imprese (+2%).

 

Crescono le cariche direttive. In questo periodo di crisi le donne che hanno carche nelle imprese sono in crescita e lo fanno in contro tendenza. Le cariche maschili sono calate dell’1% in un anno, ma le donne crescono del +0,1%. Nel 2013 sono 683mila le cariche nelle imprese milanesi, di cui 519mila maschili e 164mila femminili. Le donne sono passate da 163.917 del 2012 a 164.131 nel 2013. Tra i ruoli d’impresa in cui le donne crescono di più tra il 2012 e il 2013 ci sono diversi ruoli direttivi: presidente (+2%), titolare (+0,1%), amministratore unico (+1,9%), membro del consiglio direttivo (+2,8%). Nel complesso questi i ruoli d’impresa che diventano più femminili in un anno: commissario giudiziale, liquidatore giudiziario, socio unico.

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