Executive Hunters: perché i manager cambiano lavoro

Da uno studio su circa 600 manager italiani realizzato dalla società di headhunting Executive Hunters emerge che la ricerca di nuove sfide professionali e di stimoli dettati dal nuovo ruolo, maggiori responsabilità, progetti stimolanti: sono i principali fattori motivazionali che spingono i manager a cambiare posto di lavoro, mentre diminuisce il peso della leva retributiva, cui è attribuito solo il 20% di importanza nella decisione di spostarsi.

I dirigenti italiani accettano di cambiare azienda soprattutto in base alla qualità del progetto proposto (90% di importanza per la decisione), ai traguardi professionali attesi (80%), alla possibilità di crescere professionalmente (70%) e al brand della nuova azienda (40%), piuttosto che alla retribuzione (20%) o al luogo di lavoro (20%).

“A fronte di una maggiore titubanza a cambiare azienda, dovuta all’incertezza generata dalla crisi, la decisione dei manager di di spostarsi viene valutata principalmente in termini di opportunità professionale, soprattutto quando la posizione ricoperta non corrisponde a pieno alle aspettative di carriera e non si trovano più stimoli di crescita”, spiega Paola Marchesi, Partner di Executive Hunters. “In questi casi, passano in secondo piano sia la retribuzione sia l’eventuale necessità di trasferirsi, in Italia o all’estero”.

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