I vizi strutturali del nostro mercato del lavoro – la complessità delle regole e il loro continuo cambiamento, l’eccessivo costo del lavoro, le gravi disfunzioni dei servizi per l’impiego, le lacune dei servizi di vigilanza, i ritardi delle relazioni industriali e le contraddizioni della giustizia – alcuni possibili correttivi per rimuovere il messaggio “divieto di assumere” dato da un ordinamento formalista e illogico come quello italiano – sono i temi affrontati da “Divieto di assumere – cambiare le regole per rilanciare il lavoro”, libro pubblicato da Edizioni Lavoro scritto dall’avvocato Giampiero Falasca, partner responsabile del dipartimento employment di DLA Piper – www.dlapiper.com , uno dei più importanti studi legali al mondo. “Questo libro vuole denunciare con forza un fatto: l’aumento esponenziale dei licenziamenti nel contesto produttivo italiano non è solo colpa della crisi. Il nostro ordinamento fa scappare gli investimenti, e questo problema aggrava la crisi. La mia speranza – che esprimo nel libro – è che la politica comprenda la necessità di intervenire presto e con decisione, ridando smalto e attrattività al nostro mercato del lavoro” ha detto Falasca in occasione della presentazione del volume.
“Condivido la maggior parte delle idee espresse in questo testo perché le trovo di buon senso.” Così è intervenuto Michel Martone, professore ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Teramo e all’Università Luiss a Roma e viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali nel Governo Monti, che ha sottolineato come: “se la metà delle proposte di questo libro venissero attuate, il rischio è che un giorno ci troveremo condannati a trovare un altro mestiere.”
“Fondamentale sarà lavorare in Commissione Lavoro perché si converta quanto prima in legge il decreto 34, con interventi per rendere intellegibili le normative”, ha aggiunto in chiusura Tiziano Treu, ex Senatore del Partito Democratico ed ex Ministro del Lavoro, durante la presentazione di oggi. Intervenuto Giorgio Santini, Senatore del Partito Democratico, che ha espresso un giudizio positivo sulle prime misure proposte dal Governo.
