Dall’Asia all’Europa l’intermodalità passa per l’Italia

Decongestionamento della rete viaria, ma soprattutto riduzione dei gas serra e delle altre sostanze inquinanti emesse nell’atmosfera, sono tra i motivi che hanno favorito la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario di Trenitalia (Gruppo FS) fra il porto di Trieste e il polo logistico lussemburghese di Bettembourg: anello ferroviario di un collegamento multimodale tra l’Asia e il Centro Europa. Il nuovo servizio, che gestirà i flussi merci provenienti e diretti in Turchia dal porto di Trieste, è stato realizzato da Trenitalia e CFL (Ferrovie Lussemburghesi), con la sue controllate CFL Multimodal e ELO (Eco Logistics Operator), in collaborazione con TX Logistik (con la quale Trenitalia sta rafforzando la presenza sulla direttrice Tarvisio/Salzburg) e Alpe Adria.
I semi-rimorchi “Mega” provenienti al porto di Trieste dalla Turchia, vengono caricati sul treno e confluiscono sul polo di Bettembourg, gestito dalla società CFL Multimodal, per poi proseguire verso diverse destinazioni in Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Francia, Germania. Analoga movimentazione e percorso in direzione Trieste e Turchia. La frequenza dell’attuale servizio (3 coppie di treni, andata e ritorno) permette di trasportare oltre 100 unità per settimana, ma il piano di sviluppo prevede di arrivare nei primi mesi del 2013 a una capacità di oltre 300 unità settimanali, vale a dire circa 15mila semirimorchi per anno. Da origine a destinazione, così, ciascun semirimorchio percorre più di 2.500 km e nel primo anno è previsto il trasporto di più di 10mila semirimorchi che vengono tolti dalla strada, con minore traffico sulla rete viaria e meno emissione di CO2. Questo nuovo servizio multimodale, che trasferisce traffico dal vettore stradale a quello ferroviario, in base al modello di calcolo EcoTransIt prevede una riduzione del 75% di emissioni di CO2 (pari all’assorbimento di circa 590mila alberi in un anno) e un risparmio energetico del 65% (pari al fabbisogno mensile di oltre 100mila famiglie medie italiane). In tale contesto è determinante la scelta di operare il nuovo servizio, per la parte estera, con .

 

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