Credito. Il barometro Crif indica un cambio per imprese
Male i mutui alle famiglie

soldiIl mese di febbraio appena concluso ha fatto registrare un andamento della domanda di credito da parte di imprese e famiglie, in termini di numero di finanziamenti richiesti, sostanzialmente in linea con la dinamica registrata nei mesi precedenti. Per quanto riguarda i finanziamenti richiesti dalle imprese italiane (analizzati sulla base delle anagrafiche riconducibili sia a ditte individuali sia a società di persone e capitali) a febbraio 2013 è stata registrata una crescita del +1%, a parità di giorni lavorativi, rispetto al corrispondente mese del 2012. Questa evidenza emerge dal barometro Crif   www.crif.com – sulla domanda di credito da parte delle imprese italiane, elaborato sulla base del patrimonio informativo di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi a oltre 8 milioni di posizioni creditizie attribuite a utenti business.

Analizzando la domanda di credito da parte delle imprese in funzione dell’importo, dal barometro Crif emerge che a febbraio 2013 quasi un terzo delle richieste (il 32,13% del totale, per la precisione) si è concentrato nella fascia fino a 5.000 euro ma, nel complesso, il 60% delle domande presentava un importo inferiore ai 20.000 euro. Questo dato si giustifica con il peso delle richieste effettuate da ditte individuali e società di piccole dimensioni, numericamente preponderante. Le richieste comprese tra 20 e 50.000 euro hanno invece rappresentato una quota pari al 20,54% del totale mentre quelle oltre i 50.000 euro il residuale 19,13%. Relativamente all’importo medio dei finanziamenti complessivamente richiesti, a febbraio 2013 si evidenzia un consistente aumento (addirittura +18% rispetto al dato di febbraio 2012) che lo porta ad assestarsi intorno ai 62.497 euro. Nello specifico, l’importo medio dei finanziamenti richiesti dalle ditte individuali è stato pari a 30.736 euro contro una media di 84.251 euro richiesti dalle società.

Per quanto le richieste di prestiti scontino ancora la marcata contrazione dei consumi di beni durevoli, specie quelli di importo più rilevante tipicamente sostenuti dall’accensione di un finanziamento, il secondo mese del 2013 ha fatto nuovamente registrare un segno positivo che conferma il dato dei 2 mesi precedenti. Nello specifico, confrontando il numero delle richieste di prestiti rilevato a febbraio 2013 con quello del corrispondente mese del 2012 si registra un incremento del +4% anche se rimane sostanziale il ritardo rispetto agli anni precedenti. Anche per i prestiti la cautela delle famiglie trova conferma nell’analisi degli importi medi richiesti: a febbraio 2013, nel complesso dei prestiti personali più finalizzati, l’importo medio delle richieste è stato pari a 7.644 euro, ben al di sotto dei valori registrati in tutti gli anni precedenti. Più in dettaglio, per i prestiti finalizzati l’importo medio è stato pari a 4.535 euro mentre per i prestiti personali la media si è assestata a 11.664 euro (-7% rispetto a febbraio 2012).

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