Controversie artistiche: ADR Arte a quota 32 mediazioni

Controversie artistiche: ADR Arte a quota 32 mediazioni, le prime d’Italia

I primati nell’arte: dagli strumenti di Cremona alle gallerie d’arte di Milano, dagli antiquari di Genova alle creazioni artistiche di Firenze e Roma, dal commercio di belle arti a Napoli alla gestione di luoghi storici di Brescia. Nei settori legati all’arte, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al primo trimestre 2018, in Italia prima è Roma con 1.228 imprese, seguita da Milano con 876, Torino con 554 Firenze con 520, Napoli con 508. Seguono Venezia con 387, Brescia con 279, Bologna con 276, Perugia con 249, Genova con 245, Cremona con 230, Bergamo con 225, Bari con 207. Crescono Firenze (+4% in un anno) e Roma, Napoli e Cremona (+3% in un anno). Sono 2275 le imprese in Lombardia su circa 13 mila in Italia. Milano insieme a Monza Brianza e Lodi supera le mille imprese. In Italia lavorano circa 35 mila addetti nel settore, di cui circa 4 mila a Roma e circa 3 mila a Venezia, Milano e Firenze. Per business annuale, su un totale nazionale di 1,3 miliardi, prima Roma con 255 milioni, poi Milano con 190 milioni, Venezia con 118 milioni, Firenze con 112 milioni. Sopra i 60 milioni anche Palermo e Torino. Pari a 240 milioni il business lombardo.

“L’arte rappresenta una forma di investimento in un Paese come il nostro in cui la creatività e il buon gusto riescono a caratterizzare molti settori dell’economia, a partire da moda e design. Camera Arbitrale propone, unica in Italia, un servizio per risolvere le controversie nel settore. La richiesta crescente di casi che ci vengono affidati mostra un interesse che ci aspettiamo continuerà a crescere”, dice Marco Dettori, presidente di Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

In due anni oltre trenta casi di liti sull’arte. Nei numeri della Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, per la prima volta tra i risultati del periodo 2015-2017: su un totale di 935 mediazioni analizzate, (procedimenti chiusi, 2015-2017), in 32 è presente l’”elemento artistico”. Di queste, il 25% proviene dall’ambito locazioni, il 22% dalle successioni ereditarie, il 19% dai diritti reali, il 16% dalle divisioni, il 6% dai contratti finanziari, il 3% dalla diffamazione a mezzo stampa, dalla compravendita di mobili/immobili e da categorie residuali. Sempre più importante in questo ambito è la categoria delle successioni ereditarie, sia perché esse contengono spesso l’elemento arte in quanto oggetto (quadri, sculture, fotografie e beni da collezione), sia perché in esse emerge la problematica del passaggio generazionale delle collezioni d’arte. Il numero dei casi affrontati da ADR Arte è aumentato del 13% tra il 2016 e il 2017. La percentuale di accordi raggiunti, calcolata sul totale delle domande di mediazione ADR Arte ricevute, è del 28%, superiore alla percentuale di accordo raggiunti normalmente in mediazione (21% nel 2016). Diversamente, la percentuale di accordi raggiunti qualora le parti abbiano deciso di intraprendere definitivamente il percorso di mediazione dopo il primo incontro, è dell’82% (rispetto alla media generale del 70% nel 2016).I primati nell’arte: dagli strumenti di Cremona alle gallerie d’arte di Milano, dagli antiquari di Genova alle creazioni artistiche di Firenze e Roma, dal commercio di belle arti a Napoli alla gestione di luoghi storici di Brescia. Primato per gli strumenti musicali a Cremona col 74% di tutte le imprese artistiche del territorio. Maggiore concentrazione di gallerie d’arte a Milano (28% del settore artistico milanese), prima anche per collezionismo come impresa (5%) e per case d’asta (3,3%, dato doppio rispetto a 1,5% nazionale). Gallerie d’arte concentrate anche a Bologna (24%) e Perugia (22%). Venezia si distingue per vendita di oggetti artigianali con quasi la metà delle imprese del territorio. Napoli per il commercio di articoli di belle arti col 4% e per la gestione di strutture creative (11%). Antiquari a Genova (23%). Creazioni artistiche a Firenze (54%), Bergamo (52%) e Roma (44%). A Bari si distinguono le biblioteche come impresa (4% rispetto al 2% nazionale). A Salerno i musei privati (4%). A Brescia la gestione di luoghi storici (3% contro 1,2% italiano).

UNICA NEL SUO GENERE: ADR ARTE – Statistiche 2015 – 2017

Un’artista e una galleria d’arte sono coinvolti in una lite con un fotografo professionista. Durante una mostra dell’artista organizzata in galleria, vengono esposte e messe in vendita delle stampe di due fotografie delle opere presenti, realizzate dal fotografo. Il problema principale? Il fotografo non ha dato il suo consenso all’esposizione né è menzionato di fianco alle stampe in quanto autore. La soluzione? Il procedimento di mediazione. Questo è stato il primo caso affrontato da ADR Arte con successo, avendo portato all’accordo costituente titolo esecutivo tra le parti.

OVERVIEW

ADR Arte nasce in CAM a fine 2015 come unico servizio italiano per la risoluzione alternativa di controversie in ambito arte e beni culturali. Le dispute artistiche sono aumentate negli ultimi anni ma vengono difficilmente affrontate in giudizio: questo prevede tempi e costi lunghi e onerosi, oltre che ad uno svolgimento pubblico che poco si adatta alle esigenze di riservatezza fondanti il campo arte. Nei suoi tre anni di vita, ADR Arte ha affrontato controversie di diritto dell’arte quali: certificati di provenienza e autenticità, protezione e gestione degli archivi, leasing di opere d’arte, digitalizzazione di opere d’arte e beni culturali, trust e donazioni, assicurazioni, deposito e custodia, restituzione di beni culturali, restauro, art advisory, esposizioni e fiere d’arte, valutazioni, diritto di seguito, riproduzione di immagini aventi ad oggetto arte e beni culturali.

L’ARTE DI MEDIARE L’ARTE

La mediazione ADR Arte – CAM è uno strumento informale, flessibile e veloce che ben si adatta alle controversie d’arte. Tramite l’aiuto di un mediatore terzo e imparziale, le parti vengono facilitate nel dialogo e nella composizione della controversia. Il mediatore infatti non impone una decisione né una soluzione alle parti, che raggiungono o meno un accordo in forza della propria volontà ed interessi. Qualora l’accordo sia raggiunto, questo avrà efficacia di titolo esecutivo e dovrà essere rispettato dalle parti. Le parti hanno inoltre l’opportunità di esprimersi liberamente, stante il vincolo alla riservatezza rispetto a quanto dichiarato in sede di mediazione. Infine ADR arte permette non solo di risparmiare denaro rispetto al procedimento ordinario, ma altresì di risparmiare tempo, essendo una mediazione lunga in media 45 giorni.

RISULTATI 2015-2017

Per la prima volta tra i risultati del periodo 2015-2017: su un totale di 935 mediazioni analizzate, (procedimenti chiusi, 2015-2017), in 32 è presente l’”elemento artistico”.Di queste, il 25% proviene dall’ambito locazioni, il 22% dalle successioni ereditarie, il 19% dai diritti reali, il 16% dalle divisioni, il 6% dai contratti finanziari, il 3% dalla diffamazione a mezzo stampa, dalla compravendita di mobili/immobili e da categorie residuali.Sempre più importante in questo ambito è la categoria delle successioni ereditarie, sia perché esse contengono spesso l’elemento arte in quanto oggetto (quadri, sculture, fotografie e beni da collezione), sia perché in esse emerge la problematica del passaggio generazionale delle collezioni d’arte.Il numero dei casi affrontati da ADR Arte è aumentato del 13% tra il 2016 e il 2017.La percentuale di accordi raggiunti, calcolata sul totale delle domande di mediazione ADR Arte ricevute, è del 28%, superiore alla percentuale di accordo raggiunti normalmente in mediazione (21% nel 2016).Diversamente, la percentuale di accordi raggiunti qualora le parti abbiano deciso di intraprendere definitivamente il percorso di mediazione dopo il primo incontro, è dell’82% (rispetto alla media generale del 70% nel 2016).

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