Raccolta in attivo e fiducia dei risparmiatori
per Bcc il 2013 ha un segno più

bcc-appello-ai-sindaci-pagate-i-debiti-alle-aziende_5f4e9768-4bbd-11e3-8abc-27be565eb3ed_displayL’utile lordo al 31/12/2013 è stato di 1 milione 532 mila euro (643 mila euro detratte le imposte), l’incremento della redditività del 5%, + 11% la raccolta diretta e + 37,6% il risparmio gestito rispetto al 2011. “I numeri della raccolta sono i migliori indicatori della fiducia del territorio nella nostra banca”, commenta il presidente della Bcc, Roberto Scazzosi. “La raccolta indiretta è cresciuta, trascinata dalla componente del risparmio gestito: segno che i clienti non soltanto ci affidano i loro soldi, ma che sempre più ci chiedono consigli su come investirli».Il risultato è frutto di una scelta strategica operata dalla Bcc: puntare sui servizi ad alto valore aggiunto, quelli di consulenza appunto, in cui la banca non gioca il ruolo di semplice salvadanaio, ma diventa il consigliere nella gestione del risparmio. Ed è una funzione, questa, che si configura sempre più come autentico driver per la crescita della redditività. “Come per l’esercizio precedente la redditività della banca non si traduce in modo evidente in utile d’esercizio”, nota il direttore generale della Bcc Luca Barni, “e la spiegazione sta nel momento difficile vissuto dall’economia locale nel 2013. Noi dobbiamo mettere la redditività prodotta al servizio del costo del credito e lo possiamo fare perché, anche se piccola, siamo una banca ben patrimonializzata, che supera ampiamente i requisiti posti da Basilea 3”.

La voce 130 del bilancio, quella sulle rettifiche di valore che esprimono le difficoltà attraversate dall’economia reale, è cresciuta nel 2013 superando gli 11 milioni e mezzo di euro; nel 2012 era stata di poco inferiore ai 9 milioni 700 mila euro. Il permanere delle difficoltà del sistema economico è alla base del calo degli impieghi (- 1,8%), dovuto a una minor domanda di credito e al ridotto livello di merito creditizio dei richiedenti, anche se inferiore a quello del sistema bancario italiano (- 3,9%) il saldo dei crediti negli anni della crisi resta positivo: tra il 2009 e il 2013, infatti, gli impieghi hanno fatto registrare un + 5%. Buoni risultati ha prodotto l’azione di contenimento dei costi operativi, diminuiti di 400 mila euro, che ha permesso di recuperare risorse a dispetto dell’aumento dei costi fissi e senza alcuna ripercussione sui servizi resi dalla banca.

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