Con Bellco, Medtronic punta sull’eccellenza di Mirandola

Specializzazione ai massimi livelli, formazione continua, integrazione tra università e ricerca pubblica a sostegno delle imprese, una rete di subfornitura eccellente, in un contesto in cui la sanità è un fiore all’occhiello a livello internazionale. E’ per questo che alcune delle più potenti multinazionali continuano a investire nel distretto del biomedicale di Mirandola dove negli anni 60 alcune piccole imprese locali hanno cominciato a vendere all’estero prodotti monouso nel campo medico, unici al mondo.

IL DISTRETTO DI MIRANDOLA ATTIRA LE MULTINAZIONALI

L’ultima è stata la Medtronic che ha di recente annunciato l’acquisizione di Bellco, specializzata nella dialisi. Un matrimonio importante, ha spiegato a Bologna nel convegno “Innovazione e territorio”, organizzato da Consenso in collaborazione con Medtronic, Luciano Frattini, presidente e amministratore delegato di Medtronic Italia: “Ora Medtronic sarà presente anche nel settore della dialisi e Bellco potrà sfruttare la presenza di Medtronic in oltre 150 paesi”.

INVESTIRE IN RISORSE UMANE, COMPETENZE E SOSTENIBILITA’

“Medtronic a questo punto insieme a Bellco si può porre come partner per risolvere una delle problematiche più importanti del sistema sanitario italiano che è la sostenibilità”. Il governo punta a favorire acquisizioni di questo tipo in settori competitivi anche per l’Italia. Per la sottosegretaria all’Economia, Paola De Micheli, (nella foto) gli stranieri sono spinti a investire da noi soprattutto per la qualità delle risorse umane e la competenza radicata in alcuni distretti nel territorio.”Noi abbiamo in alcuni territori delle filiere d’eccellenza che si sono gestite attraverso la formazione di un tessuto diffuso di competenza che non è replicabile e non è trasportabile in altri paesi” .Dello stesso parere l’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna, Palma Costi. “Qui è nato il distretto dei dispositivi soprattutto per la dialisi, è il primo distretto a livello nazionale e uno dei più importanti in Europa. In questi anni si sono insediate parecchie multinazionali e nonostante il sisma, qui si sono
rafforzate. Ne avevamo 39 prima e oggi ne contiamo 42”.

Share

Lascia un commento

Top