Come costruire uno smart working in tempi record

Nel corso di questa settimana, Elmec Informatica, provider italiano di servizi IT, ha accompagnato decine di aziende, dalle multinazionali con sede in Italia agli studi professionali, a introdurre lo smart working per rispondere all’emergenza del Coronavirus

La vendita di laptop e degli apparati di rete è raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2019

La diffusione del Coronavirus ha spinto le aziende che non hanno ancora abbracciato la trasformazione digitale ad affrontare il passaggio allo Smart Working come metodo di lavoro abituale, trovandosi spesso impreparate per la mancanza di strumenti e di servizi.

Elmec Informatica, provider di servizi IT per le aziende, ha riscontrato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un raddoppio della vendita dei laptop e degli apparati di rete e un aumento del 40% sugli acquisti e sui noleggi di apparecchiature per lo smart working che includono portatili, desktop, tablet, server, storage, software e soluzioni per la connettività e la collaborazione.

“Come era prevedibile, nella giornata di lunedì 24 febbraio, siamo stati contattati da moltissimi clienti che avevano necessità di attivare il servizio di Smart Working in poco tempo”, afferma Alessandro Ballerio, Amministratore Delegato di Elmec Informatica ( nella foto).

“Molti di loro, grazie ai nostri servizi di Managed Workplace, Managed Infrastructure e Service Desk sono riusciti a essere operativi in poco tempo. Altri invece, seppur già precedentemente abilitati allo Smart Working, non avevano un’infrastruttura pronta all’uso: abbiamo dovuto configurare e dimensionare VPN, connettività e i server per erogare il servizio all’intera forza lavoro”.

Ecco i 3 step suggeriti da Elmec con cui è stato ed è sempre possibile mettere in atto lo smart working a tempi di record: dal procedimento di dotazione degli strumenti necessari, alle difficoltà riscontrate da molte aziende.

  1. Una tempestiva richiesta della dotazione necessaria

Gli strumenti tecnologici indispensabili per lo smart working sono un PC portatile, un set di cuffie, i software per lavorare in modo collaborativo con i propri colleghi e una connettività a Internet opportunamente configurata e dimensionata.

Il primo passo che un’azienda deve compiere per permettere a un dipendente di lavorare in Smart Working è, quindi, la richiesta di PC portatili configurati per accedere a un’unica rete secondo gli standard aziendali (il cosiddetto Smart-Staging).

  1. La consegna a domicilio

Il notebook e i relativi accessori devono essere recapitati presso il domicilio del dipendente che può essere così abilitato ad avere accesso alle risorse IT necessarie alla produttività remota.

  1. L’importanza della postazione di lavoro

Una volta poi che si hanno a disposizione a casa propria tutti gli strumenti correttamente configurati è altrettanto importante mantenere nel tempo una corretta gestione della postazione di lavoro. Il servizio di Managed Workplace messo a disposizione dei propri clienti da Elmec permette inoltre di riconfigurare da remoto i dispositivi e mantenerli aggiornati e sicuri da remoto per lunghi periodi.

Elmec Informatica SpA con 700 dipendenti, un fatturato di 114 milioni di euro, 10 sedi in Italia (6 a Brunello, una a Gazzada, una a Brescia, una a Padova e una a Parma) e una in Svizzera, è managed services provider di servizi e soluzioni IT per le aziende e offre una copertura internazionale in oltre 100 Paesi.

Fondata nel 1971 da Clemente Ballerio e Cesare Corti per l’attività di elaborazione meccanografica, oggi il provider italiano implementa progetti innovativi che migliorano i processi IT delle aziende: dalla fornitura e i servizi per i device, alla gestione dei sistemi e del network. www.elmec.com

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