Città metropolitana di Milano nulla sarà più come prima

Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, punta sui environment, social, governance (Esg), per fare crescere il territorio.

“Ripresa economica e sostenibilità sono fattori complementari”, dice Alessandro Russo, presidente e Ad del Gruppo CAP. “Il ruolo di CAP è quello di fare ripartire l’economia rilanciando gli investimenti.

E occorre farlo in modo strategico e trasparente. Non c’è nessuna contrapposizione tra ripartenza e sostenibilità.

100 milioni di investimenti sono solo una piccola parte di quelli che servirebbero per mettere in sicurezza idraulica il territorio.

Si pone allora il tema dei fabbisogni finanziari, di come rendere possibile la crescita del territorio attirando capitali e investitori.

Se è vero che dall’UE arriveranno importanti risorse, è altrettanto vero che la PA deve essere all’altezza nel progettare, realizzare e rendicontare con trasparenza.

In questo, tempi rapidi, attenzione al territorio, dialogo con gli stakeholder e gli investitori, trasparenza e governance chiara, sono fondamentali.”

La monoutility lombarda ha realizzato 107 milioni di euro di investimenti in infrastrutture, 12 milioni in più rispetto al 2018.

Il valore economico è di oltre 277 milioni di euro distribuito agli stakeholder, un incremento del 7% sull’anno precedente.

“Sensibile”, “Resiliente” e “Innovatrice”

Sono i tre pilastri della strategia di sostenibilità di CAP- l’utility della Città metropolitana di Milano.

“Fare impresa non è pensabile senza una strategia integrale che tenga insieme tutti i fattori produttivi tra cui quelli ESG”, continua Russo.

“Non possiamo considerare i fattori ESG come driver aggiuntivi a quelli tradizionali. Si tratta di cambiare punto di vista, adottando un approccio olistico.

Il piano di sostenibilità è proprio questo: una strategia industriale che parte dall’analisi dei punti di forza e debolezza e dall’individuazione dei rischi e delle opportunità dell’azienda.

Strategia che identifica le principali sfide di industria sostenibile a partire dai principali trend sociali, economici e ambientali in un orizzonte di lungo periodo”.

Parlare di ripresa significa far ripartire i cantieri, fare investimenti su tecnologie e impianti, spingere su ricerca e innovazione.

Fare tutto questo significa lavorare sulle condizioni di possibilità e di sostenibilità dell’industria idrica nei prossimi decenni.

E in questo, la rendicontazione non finanziaria è fondamentale: non si può costruire un piano industriale senza il territorio, senza che questo sia parte integrante della strategia di un’azienda.

LA DNF 2019

La DNF 2019, suddivisa in nove aree sulla base della strategia contenuta nel piano di sostenibilità, affronta in modo analitico tutti i temi ESG.

RESILIENTI

Prima azienda in Italia ad aver adottato il Water Safety Plan (WSP), Gruppo CAP nel 2019 ha esteso il Piano per la sicurezza dell’Acqua, arrivando a presidiare 8 nuovi sistemi acquedottistici (SAC) della Città metropolitana.

E’ proseguita la campagna di sostituzione dei contatori obsoleti, che ha portato all’installazione di 45.000 nuovi misuratori.

Il 2019 ha visto un investimento di oltre 10 milioni di euro per la mappatura e la modellizzazione della rete fognaria

Il progetto più importante avviato nel 2019 è quello di simbiosi industriale della Biopiattaforma di Sesto San Giovanni.

Prevede la trasformazione del termovalorizzatore di Sesto San Giovanni e del depuratore adiacente in una Biopiattaforma dedicata all’economia circolare.

SENSIBILI

Nel 2019 sono stati destinati al bonus idrico integrativo oltre 870mila euro a favore dei cittadini più deboli.

Mentre ammonta a oltre 11 mila il numero delle bollette rateizzate per un valore complessivo di poco meno di 10 milioni di euro.

Cap vuole triplicare il numero degli utenti che dichiarano di bere solo, o quasi solo, acqua del rubinetto, fino a raggiungere il 70% degli utenti nel 2033.

Nel 2019 sono stati coinvolti 7.462 studenti e 722 insegnanti in molteplici attività di educazione ambientale all’insegna di una cultura basata sull’uso consapevole dell’oro blu. Inoltre, CAP ha anche lanciato la campagna Fonte San Rubinetto, Fonte di Casa tua, diretta a tutti i consumatori e sviluppata attraverso un roadshow nei centri commerciali della Città metropolitana di Milano.

INNOVATORI

Sul fronte della governance, CAP mira a trasformare l’offerta ai clienti in un servizio digitale e personalizzato, con bollette online, contratti paperless gestibili a distanza, nuovo call center interattivo.

Nel 2019 sono 48.391 gli utenti che hanno aderito alla bolletta online, il 32% in più rispetto all’anno precedente.

Il Gruppo ha anche avviato numerosi progetti di ricerca con Università, Enti di Ricerca, Fondazioni e altre realtà industriali, al fine di promuovere l’innovazione, nell’ambito della gestione del servizio idrico.

Vale la pena di citare tra i tanti il progetto H2020 Digital Water City, coordinato dal Centro di Competenza sulle acque di Berlino (KWB – Kompetenzzentrum Wasser Berlin).

Composto da 24 partner di 10 Paesi europei, che prevede la realizzazione di soluzioni digitali per affrontare aspetti del ciclo idrico integrato in 5 centri urbani: Parigi, Berlino, Copenaghen, Milano e Sofia.

A Milano, la sede di sperimentazione è proprio il depuratore di Peschiera Borromeo di Gruppo CAP, che ha vinto un finanziamento di 5 milioni di euro da investire nella ricerca.

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