Cineturismo: btboresette era presente a Città del Messico all’incontro organizzato da Unwto

10356561_10203835517319223_1541071602_nCon il motto Innovation in Tourism: Bridging Theory and Practice, l’Organizzazione Mondiale del Turismo ha dato vita a una conferenza con l’obiettivo di analizzare i nuovi trend turistici legati esperienza, tecnologia e innovazione. Oltre 40 esperti tra ricercatori, docenti, rappresentanti di uffici turistici e altri operatori del settore hanno presentato il loro paper di ricerca davanti ai membri del comitato scientifico di UNWTO (United Nations World Tourism Organization) e al pubblico che ha partecipato al Forum alla facoltà di Turismo e Gastronomia dell’Università Anáhuac di Città del Messico il secondo Knowledge network global forum.

Ad esporre il proprio paper è stata selezionata anche la giovane ricercatrice italiana Marta Soligo, che ha presentato un lavoro sul turismo cinematografico dal titolo “Film Imaginaries for Tourism: An Innovative and Sustainable Approach”. Soligo, collaboratrice del nostro giornale, si è laureata nel 2012 nella Laurea Magistrale in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici presso l’Università degli Studi di Bergamo con una tesi sul rapporto tra entertainment, performance creativa e turismo, seguita da un semestre come ricercatrice presso il dipartimento di Cinema, Teatro e Televisione di UCLA (University of California Los Angeles).
Un’esperienza oltreoceano, quest’ultima, che l’ha portata anche a entrare come esperta in sistemi turistici nello staff dell’organizzazione culturale Mediars con la quale, in collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura di LA, ha realizzato l’app ItalyArtLA che mappa l’arte italiana nella metropoli californiana. Durante la propria presentazione a UNWTO, Soligo ha illustrato casi di studio di diversa natura legati al cosiddetto cineturismo, da Hollywood a Bollywood, dal Brasile fino ad alcuni casi italiani considerati di alta qualità, tra cui l’Ischia Film Festival e Lecco/Lombardia Film Commission, le zone di “Peppone e Don Camillo” e la Roma de “La Dolce Vita” e “Vacanze Romane”. Toccando diversi ambiti accademici, come gli studi culturali, l’antropologia e la sociologia del turismo.
Soligo ha spiegato come si possa creare un vero e proprio sistema turistico legato alle locations cinematografiche, ossia ai luoghi che sono diventati famosi dopo aver ospitato un set. La parte finale della ricerca è stata dedicata a tre casi di studio presenti nell’area di Hollywood che, nonostante non siano stati locations di film, sono strettamente connessi al turismo cinematografico: il parco a tema Universal Studios della omonima casa di produzione, i cimiteri dove sono sepolte le star che hanno fatto la storia dell’industria hollywoodiana e l’Hollywood Museum. Il comitato scientifico UNWTO ha dimostrato di apprezzare molto la ricerca di Soligo, definendola innovativa e di grande interesse. Il prossimo appuntamento per la ricercatrice italiana sarà tra fine giugno e  l’inizio luglio al Bradford College in Inghilterra, dove è stata selezionata per la tredicesima International Conference on Social Responsibility. Durante il convegno, Soligo presenterà una ricerca su come alcune aree in difficoltà si siano sviluppate ed affermate come destinazioni turistiche legate al cinema, sempre mantenendo alla base del topic il concetto di sostenibilità.
Paolo Cagnotto
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