Cina meta delle grandi aziende italiane

Cina al centro degli scambi del 43% delle grandi imprese italiane che  intrattiene relazioni produttive e commerciali in aggiunta ad un ulteriore 4% che avvierà con questo Paese tali rapporti nel prossimo futuro.

Allo stesso tempo, il 47% non ha relazioni con questo Paese, e ciò suggerisce l’esistenza di un potenziale di crescita significativo per gli scambi tra Italia e Cina, specialmente in quanto l’iniziativa “Belt and Road” crea opportunità di business in Europa, Asia, Africa e Medio Oriente. Solo il 6% delle aziende intervistate ha ridotto le proprie relazioni commerciali con la Cina. Questi sono alcuni dei risultati evidenziati dalla ricerca “Le aziende italiane alla conquista dei mercati esteri”, commissionata da HSBC e condotta dall’Università di Padova-CMR, che ha esaminato per la prima volta i comportamenti delle medie e grandi imprese italiane anche attraverso un sondaggio al quale hanno partecipato più di 800 aziende italiane.

Nonostante alcune difficoltà riscontrate dalle aziende intervistate, principalmente legate alla distanza geografica e culturale tra Italia e Cina, il commercio tra i due Paesi è in costante crescita. Nei primi nove mesi del 2017, per esempio, le esportazioni italiane verso la Cina hanno superato gli 11 miliardi di Euro, più dell’importo totale del 2016[1].

L’iniziativa “Belt and Road”, la “nuova Via della Seta”, mira ad incrementare il commercio internazionale attraverso lo sviluppo di infrastrutture via terra, lungo la “Belt” che dalla Cina raggiunge il Medio Oriente e l’Europa attraverso l’Asia Centrale, e via mare lungo la “Road” che comprende i porti che collegano la Cina con il Sud-est asiatico, l’India e l’Africa.

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