Cina. Dopo il capodanno inizia l’Anno del Serpente

496330604_2-043In occasione della celebrazione del Capodanno cinese – caduto quest’anno il 10 febbraio – e dell’avvento dell’Anno del Serpente, Raymond Ma, gestore del fondo FF China Consumer Fund presenta le prospettive del mercato cinese per il nuovo anno. “L’economia cinese ha ripreso a salire già nel terzo trimestre del 2012, grazie anche alla politica di allentamento monetario. Segnali recenti, come il rialzo degli indici Pmi, il rilancio della produzione industriale e il rimbalzo del comparto immobiliare residenziale indicano che l’economia cinese sta gradualmente migliorando ed è sulla strada giusta per una ripresa nel corso del 2013. Le riforme nei settori dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni e dell’energia dovrebbero rompere il monopolio delle società statali e aprire la strada alla concorrenza e alla rivitalizzazione del settore privato. Le prospettive dell’economia globale e degli utili societari continuano a migliorare e questo dovrebbe favorire ulteriormente il processo di rivalutazione dei titoli azionari cinesi che, a mio avviso, nei prossimi 12 mesi si apprezzeranno, favoriti da prospettive di mercato più rosee”. Parte del processo di investimento di Raymond Ma è indirizzato all’attento monitoraggio dei fattori che potrebbero influenzare negativamente l’economia e, conseguentemente, il mercato cinese. In particolare, il gestore del FF China Consumer Fund posiziona il suo fondo prendendo in considerazione:

un potenziale aumento dell’inflazione cinese a ritmi più rapidi del previsto;

il persistente deprezzamento dello yen giapponese, che trascina al ribasso anche altre valute asiatiche, con potenziali ricadute negative sulle esportazioni cinesi;

–  un aumento delle emissioni di azioni e di obbligazioni da parte delle imprese;

una crisi prolungata nell’Eurozona;

una conclusione prematura del quantitative easing negli Stati Uniti.

Complessivamente, Raymond Ma ritiene che le prospettive in Cina siano particolarmente favorevoli agli investimenti e conclude osservando che: “Il cambio di leadership in Cina, ormai giunto a compimento, avvierà molto probabilmente una fase di riforme. In particolare, la liberalizzazione di numerosi settori, come quello dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni e dell’energia, dovrebbe rivitalizzare il settore privato. Assisteremo, inoltre, a un´ulteriore accelerazione dell’urbanizzazione e della redistribuzione della ricchezza, grazie all’impegno del nuovo Governo che, da subito, ha riconfermato la validità del piano quinquennale approvato due anni fa garantendo, così, la continuità e rinnovando l’impegno a favorire il ribilanciamento dell’economia cinese dall’export a favore dei consumi interni.

A livello settoriale vi sono prospettive particolarmente interessanti per i titoli assicurativi cinesi. Le Compagnie assicurative del settore vita sono, infatti, favorite dal rimbalzo dei mercati A-share poiché la maggior parte di esse investe oltre il 10% delle disponibilità proprio in questi asset. Inoltre, i titoli assicurativi cinesi sono il fanalino di coda del mercato ormai da tre anni e dovrebbero andare incontro a una rivalutazione, in linea con il forte miglioramento delle prospettive per questo comparto.

Anche i titoli di qualità legati a internet vantano solidi modelli di business e una crescita visibile degli utili nelle attuali condizioni di mercato. In questo settore apprezzo Baidu (la “google” cinese), un motore di ricerca che conta già 400 milioni di utenti e che gode di prospettive di crescita particolarmente interessanti non solo in Cina, ma anche in numerosi altri Paesi emergenti. Attualmente la Cina è il mercato che, dopo la Corea, offre le quotazioni più basse in tutta la regione Asia Pacifico escluso Giappone, ma nel corso degli ultimi mesi abbiamo già assistito a una rivalutazione dei titoli azionari cinesi. Ritengo che, per il resto del 2013 e nel 2014, le revisioni al rialzo degli utili saranno il fattore trainante del rally che si va preparando.

“La Cina”, commenta Paolo Federici, country head per l’Italia di Fidelity Worldwide Investment, “è attualmente caratterizzata da valutazioni interessanti e da dati economici positivi, in particolare per quanto concerne la crescita dei consumi interni, supportati dall’azione del Governo. Vi sono, quindi, le premesse affinché l’Anno del Serpente sia l’anno della Cina, con prospettive particolarmente favorevoli ai titoli legati ai consumi”.

Fidelity Worldwide Investment dispone di una straordinaria conoscenza della Cina e del suo mercato. È, infatti, presente in Asia da oltre 40 anni e sul mercato cinese da oltre 18, con sedi a Pechino e a Hong Kong. Fidelity Worldwide Investment è una delle case leader di gestione di fondi comuni in Cina, con un’ampia struttura di ricerca proprietaria e 5 fondi, azionari e obbligazionari, dedicati specificamente a questo Paese. Fidelity Worldwide Investment è una delle maggiori Società di gestione di fondi a livello internazionale e offre prodotti e servizi finanziari per investitori privati e istituzionali in Europa, in Asia e in Medio Oriente, per un totale di 7 milioni di posizioni gestite.

Fondata nel 1969, Fidelity è attiva in 24 Paesi con un team di oltre 5.000 professionisti e gestisce o amministra oltre 200 miliardi di Euro. Fidelity Worldwide Investment distribuisce in Italia una gamma di oltre 100 fondi azionari, obbligazionari, immobiliari e di asset allocation. I gestori di Fidelity sono supportati dalla ricerca proprietaria di un team interno, uno dei più qualificati a livello internazionale, con sedi in 12 Paesi. Fidelity Worldwide Investment è una Società privata specializzata nel risparmio gestito.

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