Cartone: la materia prima costa davvero troppo

Il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato (GIFCO) lancia l’allarme per l’aumento costi della materia prima. I dati del primo semestre 2013 mostrano come il settore riesca a reagire meglio di altri alla crisi, tuttavia l’approvvigionamento di materia prima sta diventando un serio problema per i produttori di imballaggio.Il cartone ondulato è uno dei materiali da imballaggio più eco-sostenibili in circolazione, è naturale al 100%, rinnovabile e biodegradabile; oltre a questo è molto resistente ed estremamente versatile. Ogni anno, con questo materiale, in Italia vengono prodotte circa 3,5 milioni di tonnellate di imballaggi, ovvero oltre 6 miliardi di metri quadri di superficie. Queste caratteristiche, che ne fanno il packaging ideale per la protezione e il trasporto dei prodotti, diventano certezza di risultati grazie a GIFCO, il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, che nasce nei primi anni ’50 e che da allora concentra la sua attività nel garantire elevati standard qualitativi nella produzione e nello sviluppo di soluzioni volte al risparmio delle risorse, alla riduzione dell’impatto ambientale e alla protezione del patrimonio forestale.

 

 

 

Con 4 miliardi di euro di fatturato, oltre 15 mila addetti e oltre 3,1 milioni di tonnellate di cartone ondulato prodotte nel 2012 dalle imprese associate GIFCO è, come associazione, il secondo produttore di cartone ondulato a livello europeo.

E rappresenta un comparto produttivo che, a dispetto della crisi, si conferma ancora sostanzialmente stabile: i dati del primo semestre 2013 portano infatti un segno appena negativo, i volumi di produzione registrano una contrazione del -0,4% rispetto al 2012. Tuttavia queste previsioni ottimistiche sono smorzate da un problema che sta diventando sempre più contingente: l’aumento dei costi della materia prima, che è cresciuto notevolmente negli ultimi anni e che sta mettendo in seria difficoltà le imprese del settore, creando forti tensioni nel mercato dell’imballaggio.

 

 

 

A lanciare l’allarme è GIFCO, con una nota del presidente del Gruppo, Piero Attoma.

 

“In un contesto generale in cui l’intero sistema produttivo italiano continua ad essere segnato dalla crisi economica e dei consumi, il nostro comparto tiene, registrando contrazioni di volumi appena negative e performance migliori rispetto a quelle di altre filiere – dichiara Attoma – Tuttavia ci preoccupa il crescente aumento del costo della materia prima, che sembra destinato a perdurare nel tempo. Secondo i dati a nostra disposizione tutte le tipologie di carta per ondulatori negli ultimi mesi hanno subito rincari: in meno di un anno la carta ha consolidato incrementi di prezzo che superano il 15%. Il timore è che questo aumento dei costi di produzione, difficile da recuperare per via di un mercato e un’economia nazionale deboli, possa danneggiare uno dei pochi settori in Italia che riesce ancora a mantenersi stabile e a garantire occupazione”.

 

 

 

Nell’ultimo periodo, sottolineano inoltre da GIFCO, si sta assistendo anche ad un contingentamento della carta proveniente dall’estero: i principali produttori stranieri di carta stanno concentrando le vendite su mercati del Nord Europa, lasciando così ridotti i quantitativi a disposizione dell’Italia. Il calo dell’offerta sul mercato nazionale sta generando un ulteriore aumento del costo della carta proveniente dall’estero e una maggiore domanda per la materia prima di provenienza nazionale, con un relativo incremento dei costi anche di quest’ultima.

 

 

 

Gifco: da oltre 60 anni il cuore verde del cartone ondulato

 

Il cartone ondulato è uno dei materiali da imballaggio più eco-sostenibili, è naturale al 100%, rinnovabile e biodegradabile; oltre a questo è molto resistente ed estremamente versatile. Queste caratteristiche, che ne fanno il packaging ideale per la protezione e il trasporto dei prodotti, diventano certezza di risultati grazie a GIFCO, che nasce come associazione nei primi anni Cinquanta e che da allora è impegnato a garantire elevati standard qualitativi nella produzione e orientato verso soluzioni volte al risparmio delle risorse, alla riduzione dell’impatto ambientale e alla protezione del patrimonio forestale.

 

La presenza di GIFCO, per il tramite di Assografici, nel consiglio di amministrazione di Comieco (il consorzio del sistema Conai che si occupa di garantire il riciclo e il recupero degli imballaggi cellulosici) fa in modo che il cartone ondulato abbia un ruolo attivo nella promozione della raccolta e del riciclo. I dati del comparto dicono che, ad oggi, l’80% degli imballaggi in cartone ondulato prodotti dalle aziende associate a GIFCO è realizzato con carta riciclata. A loro volta gli imballaggi in cartone ondulato, una volta giunti a fine vita, sono riciclabili nella loro totalità.

 

La fibra vergine (utilizzata per una parte di produzione specifica tra cui anche quella dedicata al comparto alimentare) proviene invece da foreste gestite in modo sostenibile. In particolare, di concerto con l’industria cartaria, vengono applicate politiche di forest management atte a non far esaurire, anzi a far crescere le risorse forestali (per ogni albero tagliato ne vengono piantati tre). Inoltre, gli alberi più giovani introdotti nel sistema hanno processi di fotosintesi più accelerati e quindi sono in grado di assorbire dall’atmosfera una maggiore quantità di CO2. Il cartone ondulato, quindi, permette non solo di rispettare l’ambiente, ma anche di rinnovarlo.

 

Infine il settore ha inoltre avviato da qualche anno una riduzione della grammatura media della scatola, che ha permesso di diminuire la quantità di imballaggi immessi di oltre 850 mila tonnellate. Questa strategia ha consentito di evitare il riempimento di cinque discariche di medie dimensioni.

 

 

 

GIFCO: il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato in cifre

 

GIFCO fa parte di Assografici e del sistema Confindustria e associa al suo interno 74 stabilimenti che producono cartone ondulato (sia imballaggi che cartone in fogli) e che rappresentano il 90% della produzione nazionale di questo materiale.

Oltre a questi, fanno parte del gruppo 415 “soci trasformatori”, ovvero gli scatolifici, che acquistano il cartone ondulato in fogli prevalentemente da produttori GIFCO e lo trasformano in imballaggi.

Quello dell’ondulato è un settore fondamentale nei meccanismi della logistica italiana e del packaging. Nel 2012 in Italia sono state prodotte complessivamente 3.472.557 tonnellate di cartone ondulato (pari a 6.150.326.000 metri quadri di superficie), con una flessione rispetto all’anno precedente del 3,9%. Di questi volumi complessivi, 3.147.951 tonnellate sono state prodotte dalle aziende associate a GIFCO, pari a una superficie di 5.507.128.000 metri quadri, con una flessione rispetto all’anno precedente del 3,3%.

 

 

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