Doing Business in Ghana. Ovvero come fare affari
nel Paese dell’Africa occidentale

Doing Business in GhanaI nuovi giacimenti petroliferi e di gas – le cui attività estrattive procedono a pieno regime – rafforzano l’economia della Repubblica del Ghana aprendo una serie di opportunità di investimento per le imprese italiane in molti settori, dalla logistica all’edilizia, dalle infrastrutture di trasporto ai servizi finanziari, dal turismo alle telecomunicazioniUn ambiente macro-economico e politico stabile, una crescita del Pil a due cifre nel 2013 e una previsione per il prossimo quinquennio del +7% secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, la più alta tra tutti i Paesi dell’Africa occidentale. Ma soprattutto il forte sviluppo delle attività nel settore Oil & Gas che nel 2013 hanno raggiunto un volume di estrazione di oltre 110 mila barili al giorno per il greggio e di 60 milioni cubic/feet al giorno per il gas. Un settore che sta portando nuova linfa all’economia del Paese africano che si aspetta un ulteriore sviluppo nei prossimi 10 anni a seguito della continua ricerca di nuovi giacimenti sia sulla terra ferma che in mare lungo le coste occidentali. Lo stesso ufficio studi economici dell’Ambasciata della Repubblica del Ghana in Italia ha dichiarato che tale capacità produttiva è destinata ad aumentare, per raggiungere, nei prossimi tre anni, 250 mila barili giornalieri.

Sono i dati diffusi nel recente convegno dal titolo “Doing Business in Ghana” organizzato dallo studio legale e tributario internazionale Spadafora De Rosa  – www.spadaforaderosa.com – nella sua sede di Milano in Piazza Affari al quale hanno preso parte oltre 30 imprenditori italiani. Un incontro per promuovere le opportunità di investimento nella Repubblica del Ghana, anche attraverso la testimonianza diretta di investitori italiani già presenti nel Paese, con l’intervento, tra gli altri, di Sua Eccellenza Evelyn Anita Stokes-Hayford, (nella foto sopra) Ambasciatrice della Repubblica del Ghana in Italia, oltre che di Simon Atieku, consigliere economico presso la medesima Ambasciata (nella foto sopra).

“L’emissione nel luglio dello scorso anno da parte del Ministero delle Finanze di un Eurobond da 1 miliardo di dollari a 10 anni per consentire al Governo di terminare alcuni progetti infrastrutturali già avviati”, ha detto la stessa Ambasciatrice, Evelyn Anita Stokes-Hayford , “dimostra come il nostro Paese intenda continuare il suo percorso di sviluppo economico e attrarre gli investimenti degli imprenditori italiani, rafforzando le relazioni economiche tra i due Paesi. L’integrale sottoscrizione del medesimo strumento finanziario, con richieste in realtà superiori ad oltre 2 miliardi di dollari, è altresì l’evidente testimonianza del significativo interesse internazionale verso il nostro Paese

Nel 2012 il valore degli investimenti esteri in Ghana è stato di 4,9 miliardi di dollari per un totale di 399 progetti registrati. La Cina, con 56 nuovi progetti, si colloca al primo posto seguita da India, Nigeria, Gran Bretagna, Stati Uniti, Mauritius, Germania e altri Paesi europei. “Grazie alla sua stabilità politica”,  ha osservato Nicola Spadafora, (nella foto sopra) founding partner dello studio Spadafora De Rosa, “alle riforme strutturali adottate nell’ambito di programmi concordati con il Fondo Monetario Internazionale e al recente avvio della produzione petrolifera, il Ghana rappresenta una delle aree del continente africano maggiormente adatta ad attrarre capitali ed investimenti esteri. La collaborazione di Spadafora De Rosa con l’Ambasciata della Repubblica del Ghana in Italia nasce dal comune interesse di favorire lo sviluppo dei rapporti industriali e commerciali tra i due Paesi e, in tale ottica, di supportare le aziende italiane interessate ad esercitare attività di impresa in tale contesto”.

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