Borse della spesa. La grande distribuzione eco responsabile

Le borse della spesa non sono tutte acquistate con la stessa modalità

L’approvvigionamento di carta intelligente

Oggi uno dei temi più caldi e più rilevanti per gli esercenti e per i consumatori è la sostenibilità ambientale. Sempre più, infatti, i consumatori vogliono apprendere che gli esercenti siano delle organizzazioni responsabili e che si approvvigionino di prodotti cartari che provengano da fonti non dubbie o non rispettose dell’ambiente.

Per qualche periodo alcuni logo sulle borse della spesa in carta, quali la freccia o la foglia verde, hanno rappresentato per il consumatore dei simboli a garanzia di borse prodotte da parte di un’azienda orientata alla sostenibilità. Con il tempo, tuttavia, i clienti sono diventati sempre più esigenti e hanno iniziato a riconoscere che i logo “verdi” da soli non garantiscono un modello di approvvigionamento forte, responsabile e sostenibile per l’ambiente. Oggi, sempre più consumatori vogliono essere rassicurati che i prodotti in carta non siano generati a scapito di foreste pluviali o boreali ove vivono specie a rischio di estinzione.

Come può dunque la comunità degli esercenti e della grande distribuzione dimostrare ai propri clienti di avvalersi di una politica acquisti eco-responsabile e di fornitori altrettanto attenti all’ambiente?

“La buona notizia è che è abbastanza semplice dimostrare un approccio sostenibile all’approvvigionamento di materiali e imballaggi in carta a supporto di una filosofia “verde” complessiva. La ricetta sembra essere: utilizzare carta certificata, stabilire (o rivedere) la propria politica di acquisti e guardare oltre il contenuto di carta riciclata presente.” commenta Liz Wilks, Senior Manager Stakeholder Engagement Europa di Asia Pulp & Paper (APP).

Utilizzare carta certificata

“La carta, diversamente da altre risorse naturali, è rinnovabile. Gli alberi, quando piantati in una concessione, sono destinati a ricrescere se gestiti in maniera sostenibile – e la certificazione della carta di questi prodotti fornisce un’assicurazione indipendente e autonoma della gestione sostenibile del raccolto arboricolo” continua la Wilks. “A prescindere dal dibattito su quale certificazione sia da prescegliere, tutti i maggiori schemi di certificazione della carta, quali PEFC e FSC, monitorano le fonti di approvvigionamento e la loro sostenibilità. Voi e i vostri clienti potete essere fiduciosi che la carta certificata da una delle due organizzazioni, ossia PEFC e FSC, 1) non contiene legname illegale; 2) viene prodotta attraverso processi sostenibili; 3) il legname ha seguito una catena di custodia legale e verificabile e 4) è lavorata in maniera rispettosa per l’ambiente”.

Stabilire (o rivedere) la propria politica di approvvigionamento

Le politiche di approvvigionamento sono create perché l’organizzazione e i fornitori aderiscano a politiche di acquisto che siano 100% legali e solide in ottica ambientale. Una politica di approvvigionamento dovrebbe includere:

Garanzia che i materiali usati per produrre la propria carta siano certificati e abbiano una catena di custodia verificabile.

Linee-guida per i fornitori per ottenere evidenza sull’investimento, sia in produzione sostenibile della carta sia sulla tracciabilità di prodotto, volto a migliorare l’ambiente attraverso iniziative quali la riduzione delle emissioni in atmosfera e in acqua, restrizioni sull’uso dei carburanti fossili, e investimenti solidi in programmi di piantagioni arboricole responsabili.

Impegno da parte dei fornitori allo sviluppo economico e sociale nei paesi ove la cellulosa e la carta sono prodotti.

“Molti ritengono che “rispetto per l’ambiente” significhi semplicemente proteggere gli alberi, ma l’ONU e un numero sempre maggiore di aziende stanno via via realizzando che è altrettanto importante proteggere gli esseri umani e incoraggiare lo sviluppo delle comunità locali” prosegue la Wilks.

 

Guardare oltre il contenuto di carta riciclata

Molte aziende del settore cartario promuovono o promuoveranno prodotti come “verdi” se questi contengono carta riciclata. Tuttavia, questo aspetto da solo non garantisce che la carta provenga da fonte certificata e sostenibile o che tenga in considerazione l’impatto complessivo sull’ambiente.

“Il determinare l’età della fibra della carta della fonte può aiutare a misurare la sostenibilità del prodotto. Fibre più “nuove” cronologicamente indicano che il prodotto proviene da piante giovani da piantagione arboricola che sono cresciute specificamente allo scopo di produrre carta. Questi alberi da piantagione maturano in 6-8 anni in paesi quali la Cina o l’Indonesia, sono poi raccolti e i campi vengono ricoltivati per creare una risorsa rinnovabile in 6-8 anni – un processo tecnologico che Asia Pulp & Paper ha creato e presidiato. Al contrario, molta della fibra che per esempio proviene da alberi raccolti in Nord America o nella penisola scandinava proviene da aree forestali naturali boreali che maturano ogni 60-80 anni e che non possono facilmente essere ripiantate” ha concluso la Wilks.

Una volta adottate e incorporate nei processi di approvvigionamento, queste politiche possono diventare le fondamenta di una filosofia per tutta l’intera organizzazione. La vostra organizzazione sarà così in grado di servire i propri clienti consapevole (e rendendo consapevoli i clienti) che i prodotti in carta utilizzati dalla vostra azienda sono stati procurati responsabilmente e sostenibilmente.

 

Share

Lascia un commento

Top