Gen 02 2013

Laici e cattolici insieme per un salto quantico

Questione fiscale, patrimoniale, crescita, sviluppo, lavoro, disoccupazione, sicurezza, scuola, debito pubblico, Europa monetaria saranno certamente tra i principali temi che il prossimo Governo dovrà affrontare fin dai primi giorni di vita. Tematiche essenziali così come alcune questioni eticamente sensibili che così tanto negli ultimi anni sono riuscite a dividere l’opinione pubblica. Due fra tutte: testamento biologico e coppie di fatto (etero e omosessuali) ci spingono a una pacata riflessione. Non siamo qui per dare indicazioni o sostenere principi. Tutt’altro.  La cosa che ci preme sottolineare è che queste due tematiche rappresentano una grande opportunità di incontro tra laici e cattolici del nostro Paese. Ci piace immaginare – forse sognare – che il mondo cattolico, che nei giorni di fine anno ha chiaramente espresso il suo apprezzamento per la ‘salita’ in politica di Mario Monti, possa cogliere l’occasione offerta dal momento storico e sociale, che non solo l’Italia sta vivendo, per manifestare la propria disponibilità nell’intraprendere una strada nuova. Una strada che tenga conto dei cambiamenti epocali che tutti  stiamo vivendo a livello sociale, economico ma anche umano e strettamente personale. Fare un passo ‘verso’ il nuovo e non arroccarsi su posizioni ‘ non negoziabili’. Nel nostro sogno di inizio 2013 abbiamo visto una Chiesa disponibile, moderna, capace di abbandonare lacci e laccioli filosofici, dogmatici e sacri per la sua stessa sopravvivenza. Una Chiesa che sappia guidare laicamente, che sappia suggerire e indicare una vera nuova strada di convivenza pacifica e rispettosa tra chi professa religioni diverse. La svolta potrebbe chiamarsi Amore. L’Amore che prevale sui generi umani e cementa coppie di uomini e donne ma anche di donne e donne e uomini con uomini. L’Amore incondizionato di un genitore per il proprio figlio o per quello che ha adottato o di cui è affidatario. Che siano due uomini o due donne a disporre di questo Amore rispetto a un uomo o una donna che differenza fa? In quante famiglie ‘normali’ e ufficialmente riconosciute non è mai esistito questo genere di Amore? O si crede – e peggio sarebbe – che l’equilibrio tra un maschile e femminile sia l’unico possibile per garantire figli equilibrati? O che sia a rischio l’Umanità per venire meno dell’atto della procreazione? Con tutti i bambini in cerca di adozione e i metodi scientifici disponibili per procreare? E’ questo il salto che si chiede alla Chiesa. Un salto quantico. Epocale. Accorgersi che le trasformazioni sociali, scientifiche e della coscienza di questa Umanità meritano di essere interpretate e appoggiate superando schemi, barriere e soprattutto paure.