Birrificio Messina salvato da operai ora riparte

Domani partirà l’imbottigliamento nel Birrifico Messina, a inizio ottobre la vendita delle tre etichette create dai soci lavoratori. In 15 hanno investito pure il loro trattamento di fine rapporto per mantenere il lavoro e consentire alla città dello Stretto di continuare a essere terra di produzione di birra, racconta il Giornale di Sicilia.

Le tre etichette sono Birra dello Stretto, Doc 15 e Cruda Doc. Occhi puntati anche di alcune multinazionali sulla cooperativa del team che sta determinando un rilancio dell’economia dei prodotti artigianali.
La fabbricazione è stata avviata con un entusiasmo che ha fatto accumulare già 3 serbatoi con ben 9 cotte. Tra sacchi di malto, luppoli selezionati e procedure di fermentazione all’avanguardia, le bevande si mostreranno al pubblico con profumi e sapori ottimi e pregiati, sottolinea Mimmo Sorrenti, presidente della cooperativa Birrificio Messina e storico dipendente prima della Birra Messina e poi della Triscele prima che chiudessero i battenti.
Ora un investimento di 4 milioni di euro ha fatto rinascere lo stabilimento nell’area industriale di Larderia.

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