Luxottica, Poste Italiane e quello che pensano a Wall Street

Goldman Sachs promuove Poste Italiane con un giudizio operativo a buy da neutral e fissa un target
price a 12 mesi a 7,80 euro. Gli analisti della banca d’affari sottolineano che Bancoposta non detiene prestiti in portafoglio e quindi non ha rischi di esposizione di non performing loans. Inoltre il recente aumento dello spread sui tassi italiani “agisce come driver positivo per la redditività a medio termine di Poste che può investire a rendimenti più elevati”.

IL CAOS DI LUXOTTICA NON PIACE AGLI ANALISTI

L’uscita di scena di un altro amministratore delegato a Luxottica e “la mancanza di indignazione” in Italia per questo tipo di “manovre” dimostrano che nel Paese “poco è cambiato circa le pratiche di governance aziendali” e che ancora “nessuna critica” viene mossa ai “giganti” dell’industria come Leonardo del Vecchio. Così il Financial Times in un editoriale dal titolo: “La perdita di un altro ad a Luxottica è una preoccupazione per ‘Azienda’ Italia”,
commentando l’addio del ceo Adil Mehboob-Khan il mese scorso, il terzo ad andare via “in un anno e mezzo”.
Il quotidiano londinese sottolinea che la causa per le partenze di tre amministratori delegati dal gruppo dell’occhialeria è la stessa: “il fatto che il fondatore 80enne e presidente Del Vecchio non li lascia da soli a fare il loro lavoro”. Per il Ft tutto ciò pesa sugli “interessi degli azionisti di minoranza” di un’azienda che in Borsa “dall’estate scorsa ha perso più di un quarto del suo valore”.

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